Barcellona, continua il braccio di ferro con Ter Stegen. I dettagli

30/07/2025 | 14:21:31

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Un’estate movimentata in casa Barcellona, dove la società catalana sta vivendo una fase intensa sia sul mercato che all’interno dello spogliatoio. Il club ha recentemente messo a segno un colpo di grande prestigio assicurandosi Marcus Rashford, rinforzo di peso per l’attacco blaugrana, affiancato dagli arrivi del giovane talento Roony Bardghji e del portiere Joan García, proveniente dall’Espanyol. Proprio quest’ultimo innesto ha però generato malumori imprevisti. Secondo quanto riportato da AS, Marc-André ter Stegen avrebbe mal digerito l’arrivo del nuovo estremo difensore, interpretandolo come una possibile minaccia al proprio ruolo da titolare e alla fascia di capitano. Il tedesco, attualmente fermo ai box dopo un’operazione, starebbe vivendo una fase delicata sul piano personale e professionale, con alcune fonti interne che ipotizzano persino un allungamento strategico della sua indisponibilità per posticipare la registrazione del sostituto. Il Barcellona, intanto, ha già attivato le procedure per sfruttare la clausola degli infortuni di lunga durata prevista dal regolamento de LaLiga. L’obiettivo è duplice: liberare un posto in rosa e far coprire l’80% dello stipendio di Ter Stegen dall’assicurazione. Sempre secondo AS, la documentazione presentata include un referto medico redatto dalla specialista Amélie Leglise che certifica un’assenza di almeno quattro mesi — requisito minimo richiesto dalla Liga. Per ottenere il via libera, il Barça dovrà presentare entro 30 giorni una cartella clinica completa, comprensiva di esami strumentali, resoconti post-operatori e l’intera anamnesi legata all’infortunio del portiere. La validazione del fascicolo sarà affidata al Comitato Medico de LaLiga, che dovrà decidere se il club potrà tesserare un sostituto temporaneo, senza violare i limiti imposti dal Fair Play Finanziario. Da notare che il dottor Jordi Ardèvol, ex medico sociale del Barça, non prenderà parte alla valutazione per evitare conflitti di interesse, come già avvenuto nel caso Christensen.

Foto: insta ter stegen