Allegri: “Balotelli puo diventare come Ibra”

20/04/2013 | 17:21:00

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Domani sera sarà Juventus-Milan, gara che ci dirà se la squadra bianconera si confermerà detentrice del titolo per la seconda volta consecutiva o se i rossoneri possono impensierire ancora il Napoli per il secondo posto in classifica. Questo quanto dichiarato dal tecnico del Milan Massimiliano Allegri in conferenza stampa:

Sul momento psicologico della squadra e il rientro di Ambrosini: “Credo che Massimo sia un giocatore di grande esperienza e che in certi momenti della partita sia importante averlo in campo. Firenze e Napoli sono state due partite diverse tra loro. Con la Fiorentina abbiamo fatto bene il primo tempo mentre con il Napoli, dopo il gol, abbiamo fatto una partita molto ragionata. E’ stata una partita equilibrata e noi dobbiamo pensare a fare più punti possibili per arrivare all’accesso alla Champions League attraverso il terzo o il secondo posto”.

Sulla competitività del Milan e sull’autostima della Juve: “La Juventus, già per conto suo, interpreta le gare in maniera molto aggressiva con ottima tecnica e ottima organizzazione di squadra. Sono tre punti che servono sia a loro per arrivare velocemente allo scudetto mentre a noi servirebbero per mantenere a distanza la Fiorentina e rimanere in scia al Napoli. Domani, qualunque risultato venga fuori, non deciderà la nostra posizione in classifica e ci saranno altri 15 punti per mantenere la posizione in classifica”

Sulla Juventus e sulle prestazioni passate: “Dobbiamo migliorare le prestazioni contro la Juve ma anche loro, per batterci, dovranno fare una gran partita. Mi aspetto una partita molto intensa e noi sappiamo che loro sono la squadra più forte del campionato e lo dimostrano anche i punti di vantaggio che ha sul Napoli“.

Sul modulo a una punta dei bianconeri: “Non so se giocheranno con una punta o con due punte effettive. Marchisio con la Lazio ha fatto quasi la punta. Abbiamo studiato e vogliamo interpretarla nel modo giusto. Credo che domani la Juve vorrà batterci perché all’andata hanno perso e noi dovremo essere pronti a fare una bella partita”.

Su El Shaarawy: “Non sono stato né coraggioso né temerario. L’assenza di Stephan era stata annunciata in conferenza sabato. Avevo detto tra le righe che Robinho era in forma. Domani El Shaarawy gioca. La panchina è stata una scelta tecnica che ho fatto e rifarei. Stephan sta facendo una grande annata con dei numeri importanti e credo che una panchina non cambia assolutamente il giudizio e il valore del ragazzo e il mio giudizio nei suoi confronti. Magari se c’era Balotelli, la sua esclusione passava in secondo piano. El Shaa è stato sostituito da un giocatore importante come Robinho che in due anni e mezzo di Milan ha fatto delle cose importanti. Non c’è mai stato nessun caso e non mi pare giusto sminuire il valore di Robinho. Anche De Sciglio è rimasto fuori e non c’è nessun problema. Stephan è un capitale del calcio italiano come gli altri nazionali italiani che giocano nel Milan“.

Sul mancato viaggio di Balotelli a New York. “E’ stata una scelta di Mario che ha dimostrato grande professionalità nei confronti della squadra. Ha ritenuto opportuno rimanere qui ed allenarsi per la partita di domenica prossima con il Catania. Balotelli ha tenuto un comportamento buono ma è un personaggio talmente mediatico che qualunque cosa fa, crea notizia. Ma fino ad ora non gli si può dire nulla”.

Su Pirlo: “Quando ha giocato da mezz’ala ha fatto delle buone partite. Eravamo una squadra strutturata in un certo modo. Lui ha fatto due grandi annate alla Juve dopo anni ottimi al Milan. Rimpianti per Andrea? Io non ho rimpianti nella vita. Lui ha fatto la sua valutazione e tornare a parlare di una scelta fatta due anni fa è passata altrimenti si torna a parlare del passato. La vita va avanti e dopo la partita di domani dobbiamo pensare al Catania. Dobbiamo guardare avanti. Le scelte fanno parte della vita e credo che lui abbia fatto quella giusta. Ha dimostrato il campione che è”.

Sul gap tra Juve e Milan: “Nelle ultime 24 partite, noi e la Juve abbiamo fatto gli stessi punti ma quello che conta è l’intero campionato e noi all’inizio abbiamo fatto male. Ora la Juve legittima il fatto d’essere la squadra più forte del campionato. L’anno prossimo si riparte da zero e se faremo bene potremo lottare per lo scudetto ma ora, la Juve ha qualcosa in più rispetto a tutti”.

Allenare la Juve in futuro: “Io sono contento al Milan e spero di rimanere a lungo qui”.

Sull’infermeria e sulla condizione fisica: “Noi l’anno scorso il calo lo abbiamo avuto con la Fiorentina in casa. Abbiamo sbagliato la partita. Quest’anno la squadra sta bene fisicamente così come l’anno scorso e due anni fa. Quest’anno siamo stati più fortunati con gli infortuni grazie allo staff ateltico e medico. Speriamo di fare bene e di fare tanti punti. Vogliamo provare a raggiungere il Napoli che abbiamo le stesse chance che ha la Fiorentina di raggiungerci. Fino all’ultimo le posizioni di Champions saranno ancora aperte”.

Sugli scontri diretti: “Quando abbiamo vinto lo scudetto abbiamo vinto gli scontri diretti ma abbiamo perso punti con le piccole. Ci sono campionati dove vinci gli uni e altri dove vinci gli altri. Quest’anno i ragazzi stanno facendo cose importanti e dobbiamo fare almeno 70 punti per arrivare terzi. Che tu li faccia con le grandi o con le piccole, sempre tre punti devi fare”.

Eventuali sorprese tattiche: “Domani giocheremo con i 3 davanti, devo valutare alcune situazioni a centrocampo e decidere il terzino sinistro. Più o meno la formazione è fatta”.

Sugli attaccanti: “Stanno tutti bene e i giocatori tecnici come Robinho e Bojan possano tornare utili nel finale di stagione”.

Sul suo futuro: “Non ci sono novità, ho un contratto e sono molto legato al Presidente e a Galliani. Ma adesso dobbiamo pensare a fare bene nel finale di stagione e raggiungere un risultato importante per come è partita la stagione, soprattutto per la crescita della squadra. Il merito è del Presidente e di Galliani che hanno ricostruito una squadra quasi da zero dopo le partenze di 15 giocatori”.

Sulle vittorie con il Milan: “Spero di vincere ancora. Quello dell’anno scorso è uno scudetto che non mi è andato giù. Quest’anno per esigenze la società ha fatto delle scelte ma credo che l’anno prossimo la squadra, rifinendola, può lottare per vincere. Essere paragonato ai grandi che hanno allenato il Milan è un orgoglio”.

Su Ibra: “Chi non lo riprenderebbe? Ma visti i numeri che ha credo sia difficile che torni in Italia. E’ un giocatore straordinario ed è stato fondamentale per lo scudetto. Balotelli ha tutte le potenzialità per diventare quello che era Ibra in passato per il Milan“.

Fonte: acmilan.it