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Spalletti: “Oggi a Milano non c’è scritto pericolo neve, ma pericolo Pordenone. Su Mourinho e i gufi…”

11.12.2017 | 15:07

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Pordenone, squadra di Serie C, in Coppa Italia: “Inter imbattuta allo Stadium? È come se fosse stata giocato una partita della quale avevo già una foto sul cellulare. Ha consolidato le certezze che ormai abbiamo e i punti sui quali dobbiamo lavorare duramente di lavorare. Questo ci permetterà di crescere ulteriormente. In quella partita abbiamo messo tutte e due le cose: le qualità e le cose da mettere a posto. Le motivazioni per domani?  A me vengono benissimo, io ho vissuto in quella metà del campo lì da calciatore. So cosa smuove poter giocare una partita così per quelli che affrontano l’Inter. Venendo qui i cartelli dicevano: attenzione pericolo Pordenone e. Giocano bene al calcio, sono una società seria. Leo Colucci sa benissimo cosa fare è stato il secondo ella Samp. Ha quella qualità lì da distribuire ai suoi calciatori. Lo ha fatto vedere al Cagliari. Il Cagliari nel primo tempo non ci ha mai messo mano. Si sa già cosa ci si aspetta. Poi la squadra è facile raccontare situazioni di questo genere. Se si guarda anche a livello di coppe nazionali. Zeppa di clamorose eliminazioni. Una squadra che va ad affrontare dal calcio minore una squadra di serie A. Loro si presenteranno con un top player che fa Super di nome e Motivazione di cognome. Esperimenti tattici? Li abbiamo anche un po’ fatti in precedenza. Abbiamo sistemato in alcune partite delle cose in conseguenza dello sviluppo tattico della partita. Molto lo mettono a posto le qualità individuali die giocatori. Se fai giocare Karamoh che ti esce con una qualità e una velocità impossibile diventa più facile saltare l’uomo. Quando hai quei calciatori lì è tutto diverso. Ci vuole l stesso equilibrio per maniere le forze in campo. la partita va riempita. Giocare a Pordenone? Mi sarebbe piaciuto perché io sono affezionato a quel tipo di calcio lì dove si vive passione, affetto per le origini e il contesto. Il coinvolgimento tale di quelli he ci vivono,. Sarebbe stata una festa bellissima, come sarà domani sera l’accoglienza nei loro confronti per questo match. Possibile derby? Lo stimolo si chiama ottavi. Giocare alla fase successiva. Spazio per Pinamonti? Lo abbiamo tenuto qui perché era convocato in nazionale. Dobbiamo far quadrare la squadra. vedremo se prima o poi. Potrebbe esserci spazio. Dovremo scendere in campo con intelligenza nell’affrontare questa gara qui. Si presenteranno con una super motivazione. Difficile da affrontare. Ci ho passato la mia vita professionale dentro quelle categorie lì e so quello che ti riesce a determinare e che spinta ti dà giocare queste partite. Le coppe internazionali sono piene di squadre che si scoprono una presuntuosa, una motivata. Ci ho vissuto tutta la mia vita. I cartelli non dicono guidate piano, c’è la neve. Dicono attenzione Pordenone. Il discorso è semplice. Basta vedere i primi 30 minuti contro il Cagliari. Vedere quante volte hanno preso palla quelli del Cagliari. E le difficoltà che noi abbiamo avuto a Cagliari per portare a casa il risultato. Saranno le stesse difficoltà che incontreremo in questa partita qui. Non c’è possibilità di non avere quell’attenzione e motivazione, quel dovere che ci richiama all’ordine tutte le volte che mettiamo questa maglia qui. Domani sera giocheranno dei calciatori che hanno giocato di meno ma la somma deve fare uguale Inter. Se non farà questo andremo a crearci una vita difficile per il nostro futuro. Mourinho? Sinceramente eviterei costantemente di fare questo paragone. Mi fate anche un favore se non fate questo confronto con me, che sono arrivato due giorni fa, e un allenatore che invece ha fatto la storia dell’Inter. I gufi e il mio post su Instagram? Non vedo quale sia il problema. E’ per sottolineare che molti non danno il giusto merito a questi calciatori per il lavoro, la disponibilità, la serietà nel venire qui tutti i giorni. Sentirmi sempre dire che diventa dal palo. Ma è un gioco. Ogni tanto si deve prendere una posizione. Ho amici tifosi di altre squadre, del Milan, della Juve, della Roma. Ogni tanto ci stanno dei contatti sui social. Non voglio il male tuo, voglio che l’Inter perda, dicono. Ma è un gioco. Capisco che vada riportato, fa parte del gioco”.

Foto: screenshot Inter You Tube