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Pellegri merita, ha un solo “difetto”. Se Simoncino avesse gli stessi sponsor di Mancio…

18.09.2017 | 00:25

Pietro Pellegri è un predestinato, lo si capisce da poche cose, da pochi movimenti. Non dimentichiamo che è un 2001, un “bambino” che gioca in serie A con la personalità di un venticinquenne. Il ragazzo poi ragiona da grande, è più maturo dell’età che ha, le sue parole dopo la doppietta alla Lazio sono state belle e ricche di umanità. Ha un solo “difetto” e lo diciamo con molta ironia: è italiano, non argentino o brasiliano, altrimenti le riserve sarebbero state sciolte da un pezzo e l’asta sarebbe partita a suon di rilanci. Funziona spesso così: l’erba del vicino è sempre più verde, invece questo Pellegri (che, scherzi a parte, è già al centro di un’asta con le big da tempo allertate) ha dimostrato di avere numeri da predestinato nel rispetto di una scuola, la nostra, che molto spesso paga. Cambiamo discorso: chissà quante trasmissioni dedicate avrebbe avuto Simoncino Inzaghi se avesse avuto gli stessi sponsor mediatici di Roberto Mancini. Alla guida della Lazio il nostro amico sta facendo cose incredibili, malgrado un mercato che ha dovuto sopportare la cessione di due pezzi da novanta come Biglia e Keita. Simoncino si è messo lì e con la forza del suo lavoro ha fin qui convinto tutti. Mancini aveva avuto difensori d’ufficio mediatici quando collezionava disastri in sella all’Inter, figuratevi se avesse fatto così bene come Inzaghi alla guida della Lazio

Foto: Twitter Genoa-sito ufficiale Lazio