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Giampaolo: “Anche in trasferta dobbiamo dimostrare di valere il 6° posto, il Cagliari in casa dà il meglio”

08.12.2017 | 15:40

Il tecnico della Sampdoria, Marco Giampaolo, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Cagliari: “Bisogna continuare a giocar bene con quella intensità. Fuori casa ci manca probabilmente quel tipo di rendimento, ma noi dobbiamo esser bravi anche in trasferta a ripetere le prestazioni di Marassi. Devo dire che, tranne qualche parentesi, la Samp lo ha sempre fatto, si tratta di gestire nell’arco della partita le influenze ambientali che possono spingere l’inerzia della gara da una parte rispetto all’altra. Lopez si è espresso con belle parole nei miei confronti? Lopez è stato un mio capitano. Un giocatore di temperamento, serio, leader. Ho avuto un ottimo rapporto con lui, non ci sentiamo spesso ma questo non significa nulla. Non misuriamo le cose da questo. Lo ritrovo volentieri. Il Cagliari è una squadra che gioca con lo stesso sistema da quando è arrivato Lopez, quindi mi pare stiano battendo questa strada e penso sia un vantaggio. E’ una squadra che probabilmente in casa dà il meglio, conoscendo l’ambiente cagliaritano, il tipo di stadio che non è il Sant’Elia. E’ una squadra che ha idee. Sarà una partita impegnativa come tutte. Quello che per me deve essere importante è quello che riesce a dare la Sampdoria. Come arriva la Samp alla gara di Cagliari? Ci arriva bene nel senso delle prestazioni con l’handicap delle due sconfitte, con la parentesi della Coppa Italia ma ci arriva bene. Le condizioni di Strinic? È in dubbio. Ha ripreso con noi ma ho qualche dubbio sulla sua efficienza al 100%. Come sta Murru dopo l’errore di domenica? Bene. Abbiamo rivisto le situazioni della partita, gli errori che si commettono ma a me non interessa puntare il fucile contro qualcuno. La Samp non vince a Cagliari da 10 anni? La Samp deve farsi rispettare nel senso buono della parola. Andiamo a Cagliari da sesti e dobbiamo essere all’altezza del sesto posto. Dobbiamo dimostrare di meritare la posizione facendo partite all’altezza della posizione che la squadra ora occupa. Non possiamo fare gare al di sotto delle nostre possibilità. Potevo arrivare alla Samp già con Garrone? Sì, mi avevano chiamato, ma poi la cosa non si era concretizzata. Rispetto le scelte, chi decide se ne assume anche le responsabilità. L’importante è che si sia concretizzata dopo”.

 

Foto: Twitter Sampdoria