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CORSA, VISIONE DI GIOCO E INSERIMENTI SENZA PALLA: MARCO BENASSI E UN FUTURO A TINTE VIOLA

10.08.2017 | 10:25

Marco Benassi

Diventare capitano del glorioso Torino è un onore che viene concesso solo a pochi prescelti. Nel recente passato, la fascia che fu di Valentino Mazzola, stringeva il braccio di Marco Benassi. Un ragazzo cresciuto a pane e calcio, umile e con tanta voglia di fare. Le stesse qualità che lo avevano portato prima dalla Gino Pini, la polisportiva con la quale aveva mosso i primi passi, al Modena e successivamente all’Inter, nell’inverno del 2011, grazie all’intuito di Roberto Samaden, responsabile delle giovanili nerazzurre. Poi il trasferimento in prestito al Livorno e, nel 2014, il passaggio al Toro. Tre anni intensi, tra alti (tanti) e bassi (pochi), quindi ecco la chiamata della Fiorentina, irrinunciabile nel momento nella quale è arrivata, al termine di una stagione con alcuni problemi tattici e di intesa con il tecnico Sinisa Mihajlovic. La Viola, dunque, piazza il colpo a centrocampo: ai granata 10 milioni di euro più 3 di bonus, contratto quinquennale per il centrocampista 23enne. Benassi è arrivato a Firenze nella mattinata di oggi per sostenere le visite mediche di rito e iniziare la sua avventura a tinte viola. “Sono molto contento, non vedo l’ora di cominciare”, sono state le sue primissime battute all’arrivo in città. Il centrocampista ex Inter, lascia dunque il Toro dopo tre anni per sposare il progetto di Stefano Pioli che, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre più forma.

Marco Benassi nasce l’8 settembre 1994 a Modena, ed è proprio nella sua città natale che muove i primi passi nel mondo del calcio, nella Scuola Calcio Gino Pini. Nel 2007 il passaggio alle giovanili del Modena, poi all’età di 16 anni il grande passo nell’Inter, a testimonianza del suo già notevole valore. Con la maglia nerazzurra vince la NextGen Series nella stagione 2011-2012 (la vecchia Champions League Under 19 soppressa nel 2013), il campionato Berretti ed anche quello Primavera (squadra, questa, guidata da Andrea Stramaccioni). Nella stagione successiva, Benassi entra di diritto in prima squadra, e addirittura riesce ad esordire in Europa League, il 22 novembre del 2012, contro il Rubin Kazan. Con l’avvento del nuovo anno raccoglie la prima presenza in serie A, nella sfida a San Siro contro il Pescara del 12 gennaio 2013. Chiuderà la stagione con 13 presenze e un gol (siglato proprio in Europa League), un consuntivo niente male per un ragazzo di appena 19 anni. In estate, l’Inter decide di mandarlo a farsi le ossa in prestito e la squadra prescelta è il Livorno. In Toscana, il giovane Marco cresce in maniera esponenziale, diventando uno dei punti fermi della squadra: qui trova il suo primo gol assoluto in Serie A, il 26 gennaio del 2014 contro il Sassuolo. Nonostante ciò, nell’estate 2014 l’Inter ne cede una metà al Torino nell’ambito dell’operazione che porterà Danilo D’Ambrosio a Milano. E i granata fanno l’affare. Benassi diventa uno dei titolari per Ventura, sia in campionato che in Europa League, conquistando anche la convocazione di Gigi Di Biagio per la Nazionale Under 21. Alla fine della stagione saranno 36 le presenze totali, con 3 gol messi a segno tutti in campionato. Al termine della sua prima annata in granata, il Toro acquisisce anche l’altra metà del cartellino del calciatore aggiudicandosi il giocatore alle buste per circa 3,5 milioni di euro. Il campionato 2015-2016 è quella della maturità per Benassi, che si guadagna il rispetto del tifo granata a suon di prestazioni positive e di gol importanti e bellissimi, come quello contro il Palermo il 27 settembre 2015. Durante l’anno, riesce anche ad incrementare le sue presenze proprio grazie alle prove convincenti, terminando la stagione con 32 presenze e 3 gol. Si arriva all’estate 2016, e all’addio del capitano Glik e di Giampiero Ventura. Inizia un nuovo corso per il Torino e, con l’arrivo di Sinisa Mihajlovic, c’è da scegliere il nuovo capitano per la stagione 2016-2017: la scelta cade inizialmente su Emiliano Moretti e Giuseppe Vives, per la loro grande esperienza, ma già durante i primi allenamenti i tifosi hanno altre idee. E’ il 14 luglio, e Benassi viene acclamato dal popolo granata: “Benassi capitano!” è il tormentone di quei giorni. La stagione inizia, il classe ’94 è uno dei perni del nuovo 4-3-3 di Miha, e grazie al poco impiego di Vives e Moretti, il 2 ottobre Marco indossa per la prima volta la fascia di capitano, durante il match contro la Fiorentina (segno del destino…) dove va anche in gol. Con l’arrivo del 2017 e la cessione di Vives, Benassi diviene ufficialmente il capitano granata. Verso il finale di stagione, però, la società decide di consegnare la fascia a Belotti e – anche a causa del cambio di modulo in 4-2-3-1 – Benassi trova meno spazio dal 1′, terminando comunque la stagione con 29 presenze totali e 5 gol, suo record personale all’attivo. Dopo tre anni, il classe ’94 chiude l’esperienza in maglia granata con un bottino di 98 presenze complessive, condite da ben 12 reti.

Marco Benassi può essere considerato il prototipo del centrocampista moderno, duttile e in grado di ricoprire più ruoli nel reparto mediano. Cresce come centrale, nel ruolo di mezzala ha dato il meglio di sé, ma grazie alle eccellenti doti dinamiche può adattarsi a giocare anche come esterno destro di centrocampo, ruolo che Pioli potrebbe cucirgli su misura nel suo collaudato 4-2-3-1. Grande corsa, forza fisica in abbondanza, nel panorama italiano centrocampisti del genere sono molto rari. Benassi abbina magistralmente caratteristiche di volante di protezione della difesa e di distributore nella prima costruzione, a compiti del centrocampista che apre il gioco e azzanna lo spazio. Del resto, l’inserimento senza palla, la visione di gioco e della porta sono altri cromosomi del suo DNA. In virtù di queste caratteristiche e di una buona conclusione della distanza, risulta molto pericoloso negli inserimenti offensivi, che gli hanno permesso di realizzare un cospicuo numero di reti nel corso della sua carriera. Sudore, sacrificio e voglia di farcela: potrebbe essere riassunto così lo stile di vita di Marco Benassi, un ragazzo umile ma con la grinta di chi vuole conquistare passo dopo passo palcoscenici sempre più prestigiosi. Ora, per il centrocampista nativo di Modena si spalancano le porte del mondo Fiorentina, con Pioli che prestissimo potrà contare su una freccia in più nel proprio arco, in attesa della firma sul contratto e dell’annuncio ufficiale che arriveranno al termine delle visite mediche. La speranza del popolo viola è quella che il 23enne possa mettere in campo tutto il suo incredibile potenziale, per dare una mano alla squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati. Le premesse ci sono tutte, il presente di Marco Benassi, predestinato per eccellenza, è pronto a tingersi di viola.

Foto: Twitter ufficiale Fiorentina