Pirlo, quel parametro zero di lusso che diventa l’allenatore di Cristiano

Quella tra La Juventus e Andrea Pirlo è una lunga storia d’amore iniziata nell’estate del 2011 dove  venne acquistato a parametro zero. Prima della Juve un grande passato con il Milan, ben nove stagioni.



Ha esordito in maglia bianconera l’11 settembre 2011  contro il Parma, gara nella quale ha realizzato gli i suoi primi assist. Ha segnato il primo gol in maglia bianconera nella partita Juventus-Catania  del 18 febbraio 2012, con una delle sue perle su punizione. Nell’11 marzo 2012 contro il Genoa, ha disputato la 400ª partita in Serie A. e in quella stagione ha fatto 13 assist e 3 reti in campionato. L’AIC lo ha premiato con il titolo di miglior calciatore assoluto della Serie A. Grazie alle sue grandi prestazioni è arrivato quarto nell’ UEFA Best Player in Europe Award.

L’11 agosto 2012 ha vinto la sua seconda Super Coppa italiana grazie al risultato di 4-2 sul Napoli. Alla fine dell’anno solare si classifica 7º al Pallone d’oro, vinto poi da Leo Messi. Il 18 agosto 2013 ha vinto la sua terza Super Coppa italiana, seconda consecutiva con la maglia della Juventus.



Il 4 maggio, grazie alla sconfitta della Roma, vince il suo quarto scudetto consecutivo, il terzo con la maglia della Juve.Dopo aver chiuso la stagione con 45 presenze, 6 reti, tutte realizzate su calcio di punizione, e 6 assist all’attivo, è stato inserito nella lista dei 18 migliori giocatori dell’EL.

All’inizio della stagione 2014-2015, dopo le improvvise dimissioni di Conte, sulla panchina torinese arriva Max Allegri proprio colui che tre anni prima era stato tra i motivi dell’addio di Pirlo al Milan: nonostante gli screzi passati, i due ricuciscono in breve il rapporto.  Il 2 maggio 2015 Pirlo si aggiudica il suo quarto scudetto bianconero.



Il 20 maggio 2015 vince il suo ultimo trofeo con la maglia della Juventus, la Coppa Italia battendo in finale la Lazio.Una grossa parentesi quella juventina in cui Pirlo ha messo in bacheca tantissimi trofei e ha sempre dimostrato la sua grandezza in silenzio facendo parlare il campo, più nello specifico il suo piede fatato.

La Juventus riparte da un ragazzo che vive di calcio da sempre, che non ha esperienza come allenatore ma da giocatore ha da insegnare a chiunque.

Una nuova pagina per la famiglia Agnelli che dopo la sconfitta in Champions contro il Lione , riparte dal ventuno, non da zero.