Lupo spiega le dimissioni: “Pochesci, De Santis e la corte dei miracoli Ascoli”

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Fabio Lupo ha spiegato in una lunga intervista rilasciata a “Il Resto del Carlino” i motivi delle sue dimissioni da direttore sportivo dell’Ascoli.



Questi alcuni passaggi significativi: “Chiariamo subito, tra me e il patron Pulcinelli non è mai scattata la scintilla. Il che, tuttavia, non ci ha impedito di lavorare in modo professionale. Ciò che mi ha portato a dare le dimissioni sono state le interferenze, fortissime, contro le quali ho dovuto lavorare senza sosta sia durante la fase di mercato che in questo mese e mezzo di campionato. Interferenze dirette e indirette. Sia di persone non legittimate da ruoli ufficiali che di componenti di quella che io chiamo la “Corte dei miracoli”. Se mi riferisco all’ex arbitro Massimo De Santis e all’allenatore Sandro Pochesci? A loro ma non solo. Pochesci chiamava agenti e calciatori a nome e per conto dell’Ascoli Calcio. Ripeto, per fortuna che ho una certa reputazione e una certa esperienza, altrimenti fare un mercato coerente e credibile sarebbe stato impossibile. Qualche operazione è saltata a causa delle ingerenze di questi personaggi. Tra l’altro non mi è stato permesso di realizzare una rete scouting di un certo tipo, una cosa fondamentale per un club di B. Per non parlare dell’Under 18 con sede a Roma. Un nonsense che non si giustifica in alcun modo, né etico né tecnico. Io ho lottato con forza ma ho dovuto ingoiare anche questo”.
Foto: Twitter Ascoli