Gasp sfida Inzaghi, in palio c’è la Coppa: dalla voglia di rivalsa al fascino della prima volta

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Finale di Coppa Italia dal sapore e valore speciale. Perché sarà la prima, dopo quattro anni di tirannia della Juve, a finire nella bacheca di un altro club (l’ultima vittoria non-bianconera risale alla stagione 2013-2014 ed è griffata Napoli). Le due inedite sfidanti nell’atto conclusivo sono Atalanta e Lazio, pronte a contendersi un posto in Paradiso. Per la Dea, alla quarta finale (l’unica vinta nel 1963 e le altre due perse contro il Napoli de la Fiorentina), sarebbe la ciliegina sulla torta dopo una stagione da urlo; per la Lazio, che vanta ben sei Coppe in bacheca, varrebbe il salvacondotto stagionale del posto in Europa League assicurato. Gasp ha plasmato alla perfezione la sua Atalanta, sta facendo sognare Bergamo e ora corre veloce verso un’incredibile qualificazione in Champions. Inzaghi non si è ripetuto in campionato con la sua Lazio, pagando alcune cadute di rendimento, ma ha centrato la terza finale e ora può vincere la Coppa Italia dopo aver alzato la Supercoppa nell’estate 2017 battendo la Juve. Non sarà una finale banale, dunque, anche perché entrambi i tecnici cercano il primo successo in Coppa Italia nella loro carriera da allenatori: Inzaghi lo ha ottenuto da giocatore nel 2000, da tecnico ha perso la finale di due anni fa. I precedenti in stagione sorridono alla Dea, vincitrice all’andata con il gol di Zapata e al ritorno con il recente 3-1 a domicilio. Per la Lazio, invece, si tratta dell’occasione migliori per salvare una stagione non in linea con le precedenti firmate Inzaghi. Ora la palla passa al campo, l’unica certezza è che all’Olimpico (fischio d’inizio alle ore 20:45) lo spettacolo è assicurato.



 

Foto: Twitter ufficiale Lega Serie A