Sull’addio al Bayern da giovanissimo: “All’epoca ero estremamente concentrato sulla vittoria. Non avevo paura quando sono arrivato al Bayern Monaco quando avevo 15 anni. Stefan Beckenbauer, che purtroppo ci ha lasciati troppo presto, era il mio allenatore. Quando avevo 16 anni sono stato promosso in Under 19. Ero maturo, forte fisicamente e di talento. Ma al mio secondo anno in prima squadra è arrivato Pep Guardiola. Gli ho chiesto piuttosto chiaramente quali fossero le mie possibilità. È stato molto onesto con me e mi ha detto che non sarebbe stato facile trovare posto in squadra. E ho capito che sarebbe stato importante per il mio sviluppo giocare molto e sedermi in panchina il meno possibile. L’offerta del Bayer Leverkusen era quella giusta”.
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