Di Natale: “A Udine sanno fare mercato. L’Europa non è una follia. Beto? Diventerà un calciatore da top club”

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Antonio Di Natale ha parlato dell’Udinese, la sua ex squadra, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “La caratteristica che mi colpisce di più? Assolutamente la fisicità. È quel qualcosa in più che ha questa Udinese. È una squadra fisica, strutturata con tanti buoni giovani che giocano bene”. Poi su Sottil: “Mi piace molto. La squadra è sempre messa molto bene in campo, ha qualità ed è aggressiva. A Udine sanno fare mercato. Ma il direttore Marino ha pescato bene anche in panchina scegliendo un tecnico che aveva fatto un buon torneo ad Ascoli in Serie B e dandogli fiducia”.
L’ex attaccante si è espresso anche sugli obiettivi: “Europa? Perché no. L’Europa ora non è una follia. Dopo Guidolin ci sono stati troppi cambi. Ma qui è stata costruita una squadra mirata con un mix di esperienza e gioventù e qualità. In questo lavoro l’Udinese è bravissima”
Infine, si è soffermato a parlare di alcuni interpreti bianconeri: Pereyra è cresciuto e maturato. Quei ragazzi come lui, Isla, Asamoah erano molto promettenti e hanno fatto carriera. Lui ha fatto sempre bene anche con Juve e Watford, ma ora con la fascia da capitano al braccio sembra stia dando qualcosa di più. La fascia ti responsabilizza, quella maglia la senti e sei portato a dare sempre il massimo. Il Tucu, se sta bene, fa la differenza. Ora sta in forma e, infatti, sta facendo la differenza. Può fare più ruoli. È un giocatore di grande gamba e di tanta esperienza. Beto? Credo possa diventare uno degli attaccanti più forti, uno da grande squadra. Se sta bene è una punta che dà molto fastidio. Vede la porta come pochi e la cerca e la attacca sempre. Ha delle accelerazioni incredibili e quella è la sua qualità migliore”.
Foto: Twitter Carrarese