De Vrij e la Lazio: dall’infelice ultima contro l’Inter a un confronto ancora mai avvenuto

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La sera del 20 maggio 2018, l’accordo per il trasferimento a parametro zero di Stefan De Vrij all’Inter era già noto a tutti. In quella data, in una gara valida per l’ultima giornata di Serie A, i nerazzurri affrontavano proprio la sua Lazio allo stadio Olimpico in uno scontro decisivo per determinare quale delle due squadre si sarebbe qualificata per la seguente Champions League. La piazza romana per giorni aveva rumoreggiato e alla fine anche il tecnico Simone Inzaghi era stato interrogato su quanto fosse saggio schierare l’olandese nella partita che, se vinta, lo avrebbe costretto a fare a meno della più  ambita competizione europea per club nella stagione successiva. L’allenatore si era però detto tranquillo, anzi aveva detto d’esser certo che il ragazzo avrebbe voluto lasciare un segno nella Lazio e far capire allo stesso tempo ai suoi nuovi tifosi di che pasta fosse fatto. La storia non gli dette ragione: De Vrij fu protagonista di un fallo da rigore a dieci minuti dalla fine che risultò poi decisivo ai fini del 3-2 siglato da Vecino poco più tardi. Così la Lazio andò in Europa League e il difensore in Champions. Nella scorsa stagione, si è atteso il fatidico ritorno dell’olandese nell’Olimpico biancoceleste o quantomeno il confronto con i suoi ex compagni durante l’incrocio tra le due squadre a San Siro. Invece niente da fare. Alla gara d’andata fu risparmiato da Spalletti in favore di Miranda, in quella di ritorno non fu neanche convocato per via di un infortunio. Questa sera ci sarà una nuova possibilità e De Vrij, curiosamente, è finito in ballottaggio con D’Ambrosio per una questione di turnover infrasettimanale. Già la prima volta non era sembrata esattamente una coincidenza ma, se anche oggi il classe ’92 dovesse restare fuori, verrebbero raccolti i tre indizi che – secondo Agatha Christie – sono abbastanza per costituire una prova.



Foto: twitter Inter