Barça, inizia l’era Quique Setien: “Vincere e giocare a calcio. Messi? Contento di allenare il migliore al mondo”

In casa Barcellona è stato presentato il nuovo allenatore Quique Setien. Queste le sue principali dichiarazioni: “Ringrazio prima di tutto l’istituzione per avermi dato l’opportunità di allenare qui. Sono una persona emotiva e non nascondo che questo per me è un gioco speciale. Voglio trasmettere il mio entusiasmo e la mia voglia alla squadra, normalmente non è complicato per me farlo. Ieri passeggiavo al mio paese e oggi mi trovo nella sede del Barcellona, allenando i migliori giocatori al mondo, in una squadra enorme che non si può migliorare perché è il massimo. Voglio spendere una parola su Ernesto Valverde e apprezzo il lavoro che ha fatto, il suo principio e molte cose. Ho parlato con lui perché molte cose del suo lavoro saranno per me preziose. Un dato di fatto è che mi lascia una squadra che è prima in classifica. Questo mi fa pensare che non sempre nel nostro lavoro raccogli una squadra nei bassifondi della classifica. Per il lavoro che ha fatto merita solo ringraziamenti. Ho parlato con i giocatori, hanno una predisposizione straordinaria. Obiettivi? Vincere tutto quello che si può vincere. Questo dev’essere sempre l’obiettivo di questa squadra. E giocare bene. Il miglior modo per vincere è giocare bene. Allenare Messi? Non sono cosciente al momento di cosa significhi oggi sedermi e allenare il miglior giocatore al mondo e i suoi compagni. Una cosa è l’ammirazione per un giocatore, un’altra è la realtà, relazionarmi con tutti questi giocatori. Sono certo che avremo una relazione straordinaria, vedranno che sono una persona sincera, diretta e con cui si può parlare. Ogni volta che subentra un nuovo allenatore c’è uno stimolo fra i giocatori che si nota e l’ho visto già nel primo allenatore. Noi allenatori siamo tutti diversi, abbiamo modi diversi per approcciarci e allenare, non so se i miei modi siano migliori o peggiori, ma sono miei. E credo che si possa far meglio. Arrivo con una energia enorme e credo che sappiamo bene cosa dobbiamo fare”.Abbiamo idee chiare sulla filosofia, su altre cose e andremo a vederle insieme. Questo club ha una Cantera straordinaria e i giovani verranno ad allenarsi con noi, parteciperanno per lanciare un messaggio ai giovani e per stimolare anche i più anziani. L’importante è la filosofia, aver chiaro come giocare e valuteremo anche dei cambi, 4-3-3 o 4-4-2 che ultimamente va di moda. Dobbiamo valutare molte cose, parlare con i giocatori ma la filosofia non cambierà. Prometto il bel gioco. Il Barcellona occasione inaspettata? Non ho un curriculum ampio. Ho dato un bel gioco al Lugo, al Las Palmas e al Betis, ma non pensavo potesse essere sufficiente. Mai avrei pensato che sarei stato scelto per allenare il Barcellona”.



Foto: Barcellona Twitter