Abramovich e i tanti cambi in panchina: “I trofei ottenuti parlano da soli, tutte le mie scelte sono per il bene del Chelsea”

Roman Abramovich, patron russo del Chelsea, ha parlato del suo rapporto con gli allenatori alla rivista Forbes. Tanti esoneri dal 2003, anno in cui Abramovich è approdato al club londinese: Claudio Ranieri (2003-2004), José Mourinho (2004-2007, poi 2013-2015), Avram Grant (2007-2008), Luiz Felipe Scolari (2008-2009), Carlo Ancelotti ( 2009-2011), André Villas-Boas (2011-2012), Roberto Di Matteo (2012), Antonio Conte (2016-2018) e Frank Lampard (2019-gennaio 2021).
Queste le sue parole, riportate dagli spagnoli di Sport.es: “Credo che i trofei parlano da soli e mostrano tutto ciò che abbiamo ottenuto. Il mio obiettivo è quello di continuare a vincerne e di costruire per il futuro. Il Chelsea ha una storia molto ricca e mi sento fortunato a farne parte. Il club c’era anche prima di me, e ci sarà anche dopo di me, ma il mio lavoro e tutte le mie scelte tendono a raggiungere il massimo risultato”.
I 16 trofei conquistati dal suo arrivo, tra cui anche la Champions League, sembrano dare ragione ad Abramovich.



 

 



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