Lotito: “Sogno un campionato a 18 squadre”

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Questa la prima parte, la seconda sarà pubblicata domani, dell’intervista al presidente della Lazio Claudio Lotito rilasciata a Panorama.it:



Presidente Lotito, che effetto le fa avere la patente del presidente migliore d’Italia?



Sono una montagna di soldi…



Lei è passato alla storia come un miracolato dal Fisco e dalla politica grazie all’accordi rateizzazione…

Al Fisco è convenuto fare l’accordo con la Lazio?

Eppure molti continuano ad arricciare il naso di fronte alla sua politica societaria

Non devo prendermi nessuna rivincita. Dico solo che bisogna cambiare il sistema che si appoggia su atteggiamento consuetudinari. Consuetudo magna vis est: la consuetudine è diventata norma. Veniamo da un mondo in cui le società sportive erano interamente finanziate dai patron. Però, per fare un parallelo, nell’Ottocento si faceva la caccia alla volpe, nel Novecento c’erano le scuderie dei cavalli e negli anni Cinquanta gli artieri si sono comprati le squadre di calcio e gli stallieri si sono trasformati in direttore sportivi… Questo è il passato da cui arriviamo”

Il modello di Moratti e Berlusconi è antico come la caccia alla volte?

La Lazio che ha rilevato era una società fallita…

I migliori presidenti siete lei e De Laurentiis, quelli su cui spesso si sprecano ironie. C’è un po’ di snobismo nel mondo del calcio?

Le sue citazioni in latino…

Questa fase è da superare?

Le riconoscono credibilità?

Tra i cambiamenti arriverà anche il nuovo presidente di Lega?

La riforma dei campionati, ad esempio, è all’ordine del giorno?

Come?

18 squadre è il numero giusto?