Lopez, un profilo da Milan

 



L’ Arsenal Sarandi può considerarsi, a tutti gli effetti, una vera miniera d’oro per i grandi club europei. Da qui sono usciti calciatori come Denis, Llama e i due Gomez. Nelle ultime stagioni però c’è un altro giocatore che presto sbarcherà in Italia o in Europa: si tratta di Lisandro Ezequiel Lopez, difensore classe 1989 e con passaporto comunitario.    

La sua storia calcistica ha inizio nel Chacarita Juniors, squadra di Buenos Aires, dove diventa un titolare fisso a 19 anni. In due anni colleziona 22 presenza condite da due reti. Segno che il vizio di spingersi in avanti non gli manca di certo. Qui viene notato dall’Arsenal Sarandi che fiuta immediatamente il grande affare. e sarà così. Con i rossoblù Lopez esplode, dimostrando tutte le sue potenzialità.



In soli due anni è diventato il beniamino dei tifosi e ora vi spieghiamo anche il perché. Per l’Arsenal Sarandi  il calcio, fino al 2002, era solo quello di periferia con uno stadio da 16 mila posti soprannominato “El Viaducto” (il viadotto). Eppure l’anno scorso ha riscritto la storia del calcio argentino conquistando il Torneo di Clausura, sconfiggendo al rush finale l’agguerrita concorrenza di Tigre, il Velez Sarsfield, il Boca Juniors e l’All Boys. Cosa c’entra Lopez con tutto questo? Bene, nella partita decisiva contro il Belgrano è stato proprio il difensore a segnare la rete della vittoria consegnando la coppa alla sua squadra. Per il centrale si trattava della quarta rete in campionato, ma sicuramente la più importante.

Gomez, grazie anche a questo exploit, viene seguito costantemente dal ct argentino Sabella ed ah già fatto parte della nazionale quando questa era allenata da Batista. Il suo idolo è Samuel e, scherzo del destino, ha conquistato il titolo di Clausura insieme ad un ex romanista: Guillermo Burdisso, fratello di Nicolas, attuale difensore giallorosso. Le porte del grande calcio si sono appena aperte. Spetterà a Gomez farle restare spalancate.