Meglio di così non si poteva cominciare. Dopo aver messo il primo trofeo della stagione in bacheca, il Barcellona alza il sipario anche nella Liga. I blaugrana dimostrano di essere ‘mes que un club’: sei gol rifilati al Betis e via con una nuova stagione da sogno. I campioni di Spagna, freschi vincitori della Supercoppa, sono dei killer spietati: le assenze degli infortunati ter Stegen, Mathieu, Iniesta e Mascherano, dello squalificato André Gomes e di Rafinha e Neymar, ancora impegnati alle Olimpiadi, non pesano affatto. Ah, un dato è da sottolineare: Messi e compagni, reduci da un parziale di 31-0 nelle ultime otto partite, al debutto di oggi sono stati bucati due volte. Un problema? Ma va. La gara la sblocca Arda Turan, confermandosi dunque il vero vice di Neymar. Ma il Betis si rialza e non getta affatto la spugna. Punizione, calcia Ruben Castro: Bravo reagisce in ritardo, la palla buca la rete del cileno. Già, per Bravo, in predicato di trasferimento al Manchester City, sarà verosimilmente l’ultimo gol subito con la maglia del Barcellona. Dopodiché, la partita finisce. Il Betis prende botte da tutte le parti, con Messi e Suarez che decidono di mettersi in proprio. Tripletta per il Pistolero e doppietta per la Pulce. L’altro gol di Castro sarà quello della bandiera.