DRIBBLING, FIUTO DEL GOL E CARISMA: RADONJIC, DALLE OMBRE DI EMPOLI E ROMA ALLA CHANCE GENOA

Il nuovo Genoa inizia a prendere forma. La società rossoblu, dopo aver conquistato una salvezza tranquilla e senza alcun tipo di affanno nell’ultima stagione, è pronta a operare sul mercato per rinforzare a dovere l’organico. In tal senso, come riferitovi in esclusiva lo scorso 18 maggio, gli occhi di Giorgio Perinetti si sono posati su Nemanja Radonjic. Si tratta di un esterno offensivo duttile che può agire come seconda punta e, in caso di necessità, anche come centravanti al centro di un tridente. I più attenti lo ricorderanno per il suo breve trascorso in Italia, non proprio brillantissimo, con le maglie di Empoli e Roma, con le quali non è riuscito a imporsi. Ma andiamo per ordine: Radonjic nasce in Serbia, a Niš il 15 febbraio del 1996, sin da subito inizia a rincorrere un pallone per le strade del suo quartiere e si innamora di questo sport. Col passare del tempo anche la famiglia si accorge che le sue doti sono fuori dal comune e di gran lunga superiori agli altri ragazzi, così all’età di 7 anni sostiene e supera a pieni voti un provino per il Partinzan Belgrado. Una volta entrato a far parte del settore giovanile la sua voglia di arrivare e di diventare un calciatore professionista lo aiutano a crescere sotto tutti i punti di vista. Radonjic incanta con dribbling ubriacanti e giocate, indifferentemente col destro e col sinistro, che strappano applausi. Nel 2013, però, rifiuta incredibilmente di firmare il suo primo contratto da professionista e decide di lasciare il Partinzan in quanto tifoso della Stella Rossa. A quel punto sceglie di trasferirsi all’Academia Gheorghe Hagi, formazione del settore giovanile dei rumeni del Viitorul Costanza. Dopo soltanto pochi mesi il suo talento viene notato da alcuni osservatori della Roma che in occasione del Torneo di Viareggio, nel febbraio del 2014, gli permettono di scendere in campo come giocatore non tesserato: l’allora 18enne disputa tutte e tre le partite del girone e mette a segno anche una rete che palesa il suo gran fiuto per il gol.



Terminata questa parentisi, rientra regolarmente in Romania. Durante l’estate, però, il giovane riceve una proposta ancora dall’Italia, precisamente dall’Empoli, e accetta senza esitare. In Toscana rimane soltanto un anno senza trovare mai spazio né nella formazione Primavera e né in prima squadra. Tuttavia, nel luglio del 2015, a rifarsi sotto è la Roma che stavolta rompe gli indugi e de lo acquista a titolo definitivo sborsando oltre 4 milioni di euro per l’intero cartellino. Si tratterà, purtroppo, di un’altra esperienza ricca di ombre poiché in giallorosso non collezionerà nemmeno una presenza nei 6 mesi di permanenza. Nel mercato invernale del 2016 rifà le valigie e torna in Serbia, a titolo temporaneo, al Čukarički Stankom. Chiude l’annata col suo nuovo club al terzo posto in classifica qualificandosi per i preliminari di Europa League. Il prestito viene riconfermato anche per il campionato seguente e il 21 luglio gioca il ritorno del secondo turno di qualificazione di Europa League in casa contro gli ungheresi del Videoton, match che terminerà 1-1. Conclusa la stagione la Roma non intende più puntare su di lui e gli lascia carta bianca per quanto riguarda la scelta del suo nuovo club. Radonjic valuta le varie proposte pervenute e alla fine, come dargli torto, dice d sì alla Stella Rossa: il classe 1996 realizza così il sogno di giocare con la maglia della sua squadra del cuore. Nel corso di quest’ultimo torneo trova continuità e brilla come non mai contribuendo attivamente alla conquista del decimo titolo di campione di Serbia del club di Belgrado. I suoi numeri sono a dir poco rilevanti: 39 presenze, 7 marcature personali e diversi assist confezionati per i compagni tra campionato, coppa di Lega e ed Europa League. Score che, inevitabilmente, ha attirato le attenzioni del Genoa che, dopo aver presentato un’offerta ufficiale circa due settimane fa, ora vede quasi il traguardo e lavora sugli ultimi bonus: operazione sotto la doppia cifra con percentuale che andrà alla Roma. Per la terza volta, così ha voluto il destino, nel futuro del carismatico Radonjic c’è l’Italia: una chance troppo importante e irripetibile che il 22enne, convocato dal ct Mladen Krstajic per il Mondiale in programma in Russia, non vuole farsi sfuggire. Con l’auspicio di poter lasciare finalmente il segno anche in Serie A.

Foto: b92.net