ALEX ALCALÀ, IL BABY PRODIGIO CHE HA STREGATO IL BARÇA

Si chiama Alex Alcalà, ha appena 14 anni, ma in Messico viene considerato il nuovo Lionel Messi. Già, perché il classe 2005 è l’astro nascente del calcio sudamericano (e non solo) e in patria è già diventato una piccola star. Inevitabile se si considerano i suoi numeri da urlo sul rettangolo di gioco, quasi sempre mostrati dallo stesso talento in erba sul suo profilo Instagram che vanta quasi 100 mila follower. Numeri spaziali che fanno di Alcalà un vero e proprio baby prodigio.



Un po’ messicano, un po’ americano, ma classe sicuramente sopra la media rispetto ai pari età. Alex Alcalà si è messo in evidenza con la maglia degli Stockton FC Rebels, in California, e qualche mese fa si è allenato in prova con il Barça, non proprio un club qualsiasi. Tecnica sopraffina, velocità supersonica e un mancino vellutato che lascia quasi sempre di sasso i portieri avversari: caratteristiche che hanno spinto i Blaugrana a invitare il ragazzino nel loro quartier generale per una prima visita, il modo migliore per capire di più sulle sue qualità. In Messico lo vedono già come prossimo “diez” della Nazionale e, come se non bastasse, è stato etichettato come il “nuovo Messi“. Paragone pesantissimo, ma è davvero difficile non notare la somiglianza tra i due nelle movenze palla al piede e nella capacità di saltare l’uomo in dribbling e andare via in velocità. Le sue doti indiscusse non sono passate inosservate agli addetti ai lavori, al punto che Alex Alcalà – circa un anno fa – ha ricevuto la prima convocazione dalla Nazionale del Messico Under 15. El Tricolor spera infatti di battere la concorrenza, considerando che Alcalà ha doppia cittadinanza e potrebbe essere quindi chiamato anche dagli Stati Uniti. Il classe 2005, come detto, ha stregato anche il Barcellona (oltre al Manchester City, che in passato lo ha invitato al proprio centro di formazione giovanile): il club catalano lo studia con attenzione, in attesa di metterlo sotto contratto per non correre il rischio di farsi scappare quello che sembra a tutti gli effetti l’erede naturale della Pulce argentina.



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Foto: Instagram personale Alex Alcalà