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Zenga: “Ho lavorato sui miei difetti, Crotone società modello. Sull’Inter, la Nazionale e lo scudetto…”

06.02.2018 | 09:38

Walter Zenga, attuale allenatore del Crotone, ha parlato durante la trasmissione Tiki Taka andata in onda su Italia 1 toccando vari argomenti: “Sono nato vissuto e cresciuto in nerazzurro, andando in curva, facendo tutta la trafila del settore giovanile, un percorso che solo Totti e Maldini possono vantare. Nel ’94 un presidente decise di mandarmi via, peccato perché avrei voluto finire la mia carriera nella mia squadra. Il ruolo di allenatore? Sono molto felice del mio percorso, con la Samp e al Wolverhampton non è andata bene, ma ho imparato tanto anche da quelle esperienze e ho lavorato molto su me stesso per migliorare determinati atteggiamenti. Il merito dei miei recenti risultati? Ultimamente ho lavorato molto sui miei difetti, cercando di capire dove avrei dovuto migliorare. A Catania ho avuto Lo Monaco e Pulvirenti, a Crotone ho il presidente Vrenna e direttore sportivo Ursino che mi sono molto vicini, sono realtà che fanno sbagliare l’allenatore con serenità. Si tratta di una società modello. Chi vince lo Scudetto? Ad inizio campionato ho detto Napoli, dopo sei di fila della Juve. Credo conterà molto chi arriverà in forma al momento clou, quando le coppe entreranno nel vivo. Il VAR? Nella gara contro il Cagliari è arrivato un episodio a sfavore loro che però è capitato al 45° del primo tempo, il nostro invece ha fortemente influenzato il risultato, essendo arrivato all’ultimo minuto. Sono due errori, di cui si è discusso anche in tv. Con gli arbitri abbiamo avuto un dialogo molto aperto con la terna arbitrale e credo che questa sia la strada. Vicini? Un uomo indescrivibile, per noi è stato un punto di riferimento. Tantissimi della sua squadra ora fanno gli allenatori, ci ha insegnato cosa vuol dire rispetto e lealtà, il dare tutto per la propria squadra. Penso che negli anni ’90 potevamo essere la Spagna del 2000: venivamo da un Europeo super, al Mondiale abbiamo vinto sei partite e pareggiata una, nel 94′ un secondo posto. Con qualche differenza avremmo potuto davvero vincere due Mondiali e un Europeo senza accorgercene. Come ho visto l’Inter? Preferisco non giudicare, ho tantissima stima di Spalletti. Contro l’Inter la partita si prepara quasi da sola, non è semplice attuare quello che pensi ma ho la fortuna di allenare un gruppo molto disponibile. E’ una situazione in cui ho trovato un gruppo scioccato, non malato, perché Nicola si è dimesso, la società non l’avrebbe mai mandato via. Inter prevedibile? Non mi permetto di affrontare questo argomento, la mia squadra ha giocato in modo esemplare e dopo aver fatto tutto questo, la SPAL è a soli tre punti. Se nel Crotone c’è qualcuno pronto per la Nazionale? Glielo auguro, abbiamo una squadra giovane. A Barberis ho detto che con le sue qualità non poteva non aver fatto un gol in Serie A. Federico Ricci potrebbe giocare ovunque, ma me lo tengo stretto a Crotone”.

Foto: The Sun