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FORZA FISICA STRARIPANTE E KILLER INSTINCT: VLAHOVIC, IL MILLENNIAL IN SALSA VIOLA

11.12.2018 | 12:20

vlahovic

La Fiorentina in estate ha puntato forte su Dusan Vlahovic, ennesimo talento dell’est Europa scovato dal ds Pantaleo Corvino. Il centravanti classe 2000, bloccato lo scorso gennaio, ha firmato con la Viola un contratto di 5 anni ed è diventato uno dei rinforzi della squadra di Pioli per la stagione 2018-2019. Designato come vice-Simeone, il giovane attaccante ex Partizan è entrato di diritto nelle pagine di storia della Fiorentina: domenica, infatti, contro il Sassuolo il gigante serbo è stato il primo millennial a giocare dal primo minuto una partita di campionato con la maglia viola. Dusan ha disputato 55 minuti venendo poi sostituito proprio dal Cholito: durante la sua partita Vlahovic si è visto poco, ha giocato una gara molto fisica ma ha ricevuto pochissimi palloni utili. Non una prestazione da ricordare sul piano del gioco, ma sicuramente da incorniciare per quanto riguarda il prestigioso traguardo appena raggiunto.

Nato a Belgrado, il 28 gennaio del 2000, Dusan Vlahovic ha mosso i primi passi nel mondo del calcio nell’accademia Altina Zemun, dove già giocava con i bambini più grandi, vista la sua corporatura superiore rispetto alla media. Successivamente è stato all’OFK Belgrado per tre mesi, collezionando anche una presenza con la Stella Rossa Belgrado, ma alla fine è entrato a far parte del Partizan nell’estate 2014. Nelle giovanili del club di Belgrado, Dusan ha segnato valanghe di reti, risultando un attaccante immarcabile anche per ragazzi di 1-2 anni più grandi di lui. Poi, ecco il precoce salto in prima squadra con annesso un triplo record: col Partizan è diventato il più giovane debuttante nella storia del club, il più giovane a giocare un derby di Belgrado e il più giovane a segnare un gol in campionato, contro il Radnik Surdulica, a 16 anni appena compiuti. Numeri impressionanti che hanno convinto la Fiorentina a scommettere su di lui, tanto da promuoverlo immediatamente al ruolo di vice-Simeone.

Centravanti vecchio stile, dotato di una stazza invidiabile (oltre 190 centimetri di altezza) che lo rende perfetto come punta di riferimento del tridente, Vlahovic è un giocatore potente e dotato una fisicità straripante, lunghe leve ma anche molto tecnico e rapido nei movimenti nonostante la statura. Abile nel gioco aereo, riesce a far salire la quadra coprendo molto bene il pallone. E’ preminentemente un mancino (il suo tiro è potente), ma anche il destro non è poi così male, a tal punto che molte delle reti realizzate finora le ha messe a segno con il piede debole. Sa smarcarsi bene nell’area, conosce bene i tempi del centravanti e davanti al portiere è un cecchino infallibile: negli ultimi metri esistono pochissimi pari età più abili di lui. Caratteristiche che hanno spinto la Fiorentina a puntare forte su di lui. Il ds Corvino negli anni ha sempre dimostrato di poter scovare talenti cristallini nelle zone dell’est Europa e Vlhaovic è un’altra sua scommessa. Toccato il primo obiettivo, per il promettente attaccante serbo è l’ora di ottenere la conferma: dopo l’esordio da titolare da record, Dusan dovrà essere bravo a farsi trovare pronto e sfruttare le chance che Pioli gli concederà.

 

Foto: Instagram personale Vlahovic