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VIVA IL MERCATO

20.07.2015 | 00:00

Viva il mercato. Quando è così bello ed emozionante, ti regala un sospiro ogni ora, ti permette di collezionare belle sensazioni e non ti fa dormire la notte. Questa sessione deve ancora raccontarci tante cose, il 31 agosto è lontano, ma tra giugno e luglio ci ha permesso di allacciare le cinture e di andare su e giù per le montagne russe. Non ci siamo fermati, soprattutto non ci siamo pentiti.

Viva il mercato. Soprattutto se vede la Juve subito nel ruolo delle lepre che raccoglie altri tre personaggi  mica da ridere, da Dybala a Mandzukic passando da Khedira, e sembra che il vantaggio – già importante – sulla concorrenza sia diventato un abisso. Poi, all’improvviso ma non tanto, ti rendi conto che Vidal ha deciso di salutare. Lo avevano mandato con sicurezza al Real, erano davvero sicuri gli amici spagnoli, invece Arturino non ha resistito al richiamo di Pep Guardiola. E soprattutto della moneta sonante che gli ha messo sotto il naso il Bayern, sei milioni abbondanti a stagione. E poi l’Allianz, la Baviera, l’Oktoberfest, la bella vita: come avrebbe potuto rinunciare? E così la Juve lepre che aveva convocato i suddetti tre personaggi freschi di nomina, si trova all’improvviso senza Pirlo, Vidal e Tevez. Ovvero i protagonisti delle ultime stagioni, con tanto di quiz che si alza all’improvviso: siamo sicuri che sia davvero più forte? Calma, manca poco meno di un mese e mezzo allo stop, i bianconeri hanno messo nel mirino uno tra Götze, Cuadrado e Drakler, ma anche un esterno sinistro che possa permettere il salto di qualità (Alex Sandro piace parecchio). Quindi, piano con le sentenze, ancora non è il momento del riepilogo.

Viva il mercato. Perché ora sotto la Madonnina ci sono ambizioni forti. L’Inter aspetta Perisic e un altro attaccante esterno (Jovetic non passa di moda) per dare un senso a Kondogbia, Miranda e compagnia. Il Milan è sicuro di poter abbracciare Ibra, farebbe follie per Romagnoli, magari tornerà su un altro centrocampista forte. E ora, cari amici milanesi, è severamente vietato  ripetere le nefandezze dell’ultima stagione.

Viva il mercato. Scoppiettante ogni giorno, magari con un Pazzini a Verona all’improvviso. Aspettando il Napoli che non si fermerà ad Allan e che un acquisto vero sicuramente lo farà. Quale acquisto? Questo: l’organizzazione difensiva che Benitez neanche immaginava cosa fosse e che con Sarri è diventato durissimo pane quotidiano. Facendo i complimenti al Toro per il rapidissimo blitz alla conquista di Zappacosta e Baselli. Senza trascurare la Fiorentina, con le genovesi sempre in prima fila, cercando di svegliare la Lazio che quando gioca il preliminare di Champions dormicchia e non si capisce perché. Aspettando la Roma che si è messa in testa Dzeko, che ha sbandato in qualche strategia, ma che se non portasse (ormai è un obbligo) il gigante bosniaco manderebbe in frantumi l’estate dei patiti giallorossi. E Salah come contorno sarebbe appetitoso.

Viva il mercato. Semplicemente perché una volta aspettavamo gli ultimi quindici giorni dopo aver fatto una scorpacciata di sbadigli. Adesso non hai il tempo di svegliarti e c’è qualcuno che ti stuzzica, qualcuno che chiama, qualche altro che si mette in testa un’idea ambiziosa. E la porta a casa aprendo la cassaforte, senza farsi troppi scrupoli.

Viva il mercato. Questo mercato. Così non abbiamo la necessità di preparare un caffè a notte fonda per tenerci belli vispi. E ancora prima dell’alba spesso abbiamo già una traccia, sbadigli vietati ai minori e ai maggiori. Rileggetevi le ultime sessioni ricche di camomilla, non è poco.