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TECNICA SOPRAFFINA E SOSTANZA: YOHAN CABAYE, LO STACANOVISTA DEL CRYSTAL PALACE

11.04.2017 | 09:30

Nel trentaduesimo turno di Premier League il Crystal Palace sorprende ancora e dopo aver piegato il Chelsea di Antonio Conte a Stamford Bridge, stavolta ferma tra le mura amiche l’Arsenal. Gli Eagles piegano letteralmente la formazione di Arsene Wenger che cade al tappeto al cospetto dell’undici di Sam Allardyce. Tra i principali protagonisti i soliti Zaha, Benteke, ma sopratutto il francese Yohan Cabaye, autore di un gol strappa applausi: il centrocampista ex PSG riceve dalla destra e dal limite, senza esitare, lascia partire un gran tiro di prima intenzione che si infila beffardamente alle spalle di Martinez. A contribuire al successo ci pensano anche Towsend e Milivojevic con una rete a testa, un altro derby di Londra si tinge interamente di rossoblu. Cabaye nasce a Tourcoing il 14 gennaio del 1986, sin da piccolo è affascinato dal pallone che rotola veloce sul rettangolo verde. All’età di 6 anni inizia a giocare a tutti gli effetti a calcio nel club della sua città natale, il Tourcoing FC. Nel 1998, dopo un paio di apparizioni in campo giovanile, attira le attenzioni del Lille che decide di acquistarlo per inserirlo nel proprio settore giovanile. Alla vigilia della stagione 2004-2005 viene promosso in prima squadra e gli viene fatto firmare il primo contratto da professionista valido fino al 2007. Sotto la guida del tecnico Claude Puel (attualmente sulla panchina del Southampton) debutta in campionato il 7 novembre 2004 nella vittoria esterna ottenuta contro l’Istres. Il 15 dicembre successivo esordisce anche nella vecchia Coppa Uefa contribuendo alla vittoria di misura contro il Siviglia. La sua prima annata con il Lille termina con 12 presenze senza mai timbrare il cartellino.

Nella stagione seguente il suo minutaggio aumenta considerevolmente e gioca con maggiore frequenza diventando ben presto titolare. Il 14 settembre 2005 debutta in Champions League nella gara contro il Benfica. In Ligue 1, invece, il 19 novembre sigla la sua prima gioia personale in carriera contro l’Auxerre. Nel campionato 2006-2007 rimedia un infortunio alla caviglia che lo costringe a restare fuori. Una volta rientrato si mette in evidenza collezionando 22 presenze e 3 reti. Il Lille, però, si posiziona al decimo posto in classifica mancando la qualificazione alle competizioni europee per la prima volta negli ultimi tre anni. Le sue ottime prestazione inducono la società transalpina a fargli firmare il prolungamento contrattuale fino al 2013, sintomo di totale fiducia nei confronti di Cabaye. Il classe ’86 è ormai un vero leader, rappresenta una pedina inamovibile e i compagni lo rispettano anche all’interno dello spogliatoio.
Nel frattempo in panchina c’è l’avvento Rudi Garcia che giunge proprio al posto di Puel. L’ex allenatore della Roma impiega Cabaye in mezzo al campo, nel ruolo di centrocampista puro, al fianco di Rio Mavuba e Florent Balmont. Un terzetto invidiabile e di tutto rispetto che fornisce una grande quantità di palloni giocabili al tandem offensivo composto da Eden Hazard e Gervinho. La classifica finale vede Les Dogues piazzarsi al quinto posto, Cabaye disputa 32 partite siglando 4 reti.
 
Per il duttile mediano che fa della sua tecnica sopraffina il principale punto di forza, la stagione 2009-2010 è quella della definitiva consacrazione personale: realizza ben 13 centri in campionato, il 18 aprile 2010 segna la sua prima doppietta in carriera nel 4-0 rifilato al Monaco. Cabaye si ripete anche in Europa League andando a segno due volte contro lo Sloboda Uzice e lo Slavia Praga. Nel 2010-2011, finalmente, può gioire trionfando in Ligue 1 e in Coppa di Francia contro il Paris Saint Germain. Un Double coi fiocchi che riempie di felicità anche il tecnico Rudi Garcia, nel frattempo giungono anche le prime convocazioni in Nazionale maggiore. A quel punto il polivalente centrocampista avverte il bisogno di nuovi stimoli e il 10 giugno 2011, salutando il Lille dei miracoli, vola per la prima volta Oltremanica firmando un contratto quinquennale con il Newcastle. Debutta in Premier League il 13 agosto proprio contro l’Arsenal, al Wigan rifila la sua prima rete e contro lo Stoke City firma una doppietta. Dopo 3 anni e mezzo, il richiamo di casa è forte e il 29 gennaio del 2014 Cabaye accetta le avances del Paris Saint-Germain. Il club parigino sborsa circa 30 milioni di euro e si assicura un elemento di spessore. Con il PSG conquista due campionati, una Coppa di Lega e colleziona 39 gettoni trovando soltanto una volta la via della rete.
Cabaye, dopo soltanto un anno e mezzo, ne ha abbastanza di Parigi e così decide di tornare in Premier League, stavolta sposando il progetto del Crystal Palace appena promosso dalla Championship. Il 10 luglio 2015, infatti, viene acquistato per 15 milioni di euro dal sodalizio londinese con il quale firma un contratto triennale. L’8 agosto, all’esordio assoluto con la nuova maglia, segna il suo primo gol contribuendo alla vittoria ottenuta per 3-1 sul campo del Norwich. Termina la stagione, Cabaye risulta uno dei migliori tra le fila dei rossoblu e Didier Deschamps, commissario tecnico della Nazionale francese, lo convoca senza esitare per l’Europeo in programma proprio in Francia durante la scorsa estate. I Bleus sfiorano soltanto la vittoria finale, il sogno si infrange contro il Portogallo. Dopo le vacanze l’ormai esperto e veterano della zona nevralgica rientra a Londra e riparte con ancora più entusiasmo, come se davanti a sé ci fosse una seconda giovinezza. Finora, alla luce delle sue trentuno primavere, ha totalizzato 28 presenze, 3 reti (compreso il sigillo di ieri contro i Gunners) e 2 assist per i compagni. Davvero un’annata degna di nota: Cabaye, vero e proprio stacanovista della sorprendente formazione allenata da Sam Allardyce, ha ancora voglia di stupire all’ombra del Selhurst Park e di volare con gli Eagles.

Foto: Dream Team