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TECNICA, DRIBBLING E FANTASIA: CICIRETTI, IL FUNAMBOLO DEL BENEVENTO

21.08.2017 | 10:45

La Serie A apre i battenti e il Benevento disputa il suo primo massimo campionato della storia. L’inizio, nonostante il risultato finale rimediato contro la Sampdoria, è stato comunque positivo. Anzi, l’impatto con la nuova realtà era stato anche ottimo grazie al gol del momentaneo vantaggio ospite siglato da Amato Ciciretti: azione corale, il fantasista riceve sul vertice destro dell’area di rigore, punta l’avversario, finta il tiro e piazza magicamente la sfera nell’angolino lontano mettendo in luce il suo sinistro al veleno. Puggioni è battuto, Marco Baroni può gioire proprio come accaduto per tutto l’arco della scorsa stagione. Infatti, Ciciretti, non è mica nuovo a questo tipo di gesta e a Benevento ci hanno fatto quasi tutti l’abitudine. Il folletto giallorosso nasce a Roma il 31 dicembre del 1993, il calcio è la sua più grande passione e la Lazio se ne accorge immediatamente notandolo nel lontano 2001. All’età di 8 anni, dunque, Ciciretti entra a far parte del settore giovanile biancoceleste dove ci resta fino al 2004 per poi passare sull’altra sponda della Capitale: la Roma lo osserva attentamente e non ci pensa due volte ad acquistare il suo cartellino. Dopo aver compiuto l’intera trafila, il talentuoso ragazzo si affaccia nella formazione Primavera giallorossa con cui vince prima il torneo di categoria e poi la Coppa Italia. Le premesse sono ottime, i presupposti per sfondare nel calcio che conta ci sono tutti e Ciciretti, a suon di dribbling, insegue il proprio sogno.

Nell’estate del 2012 la Roma decide che per l’allora 19enne è il momento di andare a farsi le ossa altrove e di respirare l’aria del calcio professionistico, così la Carrarese lo preleva in prestito. L’annata non è entusiasmante, soltanto 19 apparizioni e nessuna marcatura personale. Nella stagione successiva passa a titolo temporaneo al L’Aquila, ma la storia non cambia anche se Ciciretti trova una volta la via della rete. Nel 2014 si trasferisce alla Pistoiese, il rendimento è ottimo, ma Ciciretti fatica a trovare il giusto spazio. Durante il mercato estivo del 2015, però, il giovane si accasa ancora in prestito al Messina dove, finalmente, trova l’ambiente ideale per esplodere: 19 presenze, 3 sigilli di pregevole fattura e giocate d’alta scuola che impressionano e stregano gli addetti ai lavori. Ecco il vero Ciciretti, un calciatore che possiede una grande tecnica individuale, un’invidiabile fantasia e qualità palla al piede degne di nota. Una volta rientrato alla base, la Roma riceve subito la chiamata del Benevento, ambizioso club di Lega Pro che punta da anni alla promozione in Serie B. I capitolini, dopo aver esitato per qualche istante, decidono di cedere il promettente ragazzo a titolo definitivo. Il direttore sportivo sannita, Salvatore Di Somma, piazza un vero e proprio colpo di mercato che darà al sodalizio giallorosso grandissime soddisfazioni. Infatti, con 26 presenze, 6 centri e ben 9 assist per i compagni, Ciciretti contribuisce attivamente alla conquista della prima storica promozione tra i cadetti delle Streghe con Gaetano Auteri in panchina. L’anno dopo il classe 1993 non fa altro che confermarsi e, nonostante il salto di categoria, mette subito in mostra le proprie doti. Il Benevento è lì a giocarsi l’accesso ai playoff, la formazione di Baroni conquista il pass per gli spareggi e, una volta arrivata in finale, batte il Carpi regalandosi il sogno Serie A. I sanniti concedono il bis ottenendo un’altra storica promozione, in tutto ciò c’è lo zampino di Ciciretti che ieri, alla prima nel nostro massimo campionato, ha voluto subito apporre la propria firma timbrando a suo modo il cartellino. Un gol all’esordio in Serie A, a Marassi contro la Samp, per la sciare subito il segno e per farsi largo tra i grandi del calcio. Il presente è a Benevento alla corte di Baroni, ma il futuro di Ciciretti sarà quasi certamente degno del suo talento cristallino.

Foto: sito ufficiale Benevento