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FIGLIO D’ARTE E GOL DA TRE PUNTI ALL’ESORDIO: SVEINN ARON GUDJOHNSEN, ALLO SPEZIA NEL SEGNO DI PAPÀ EIDUR

22.10.2019 | 10:51

Il nome, spesso, se pesante, rappresenta un’etichetta scomoda, pesante. Difficile da staccarsi insomma. E, se ne porti uno capace di vincere due Premier League, una Liga ed una Eredivisie, allora è facile che sia proprio così. La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Sveinn Aron Gudjohnsen, figlio di quell’Eiður che è icona del calcio islandese.

Sveinn nasce nel 1998, a Reykjavík, nel freddo nord dell’Islanda. A quei tempi papà Eiður incanta la Premier con la maglia del Bolton, poco prima di andare a vincere 2 Premier con il Chelsea. Gudjohnsen jr cresce quindi con il mito del padre, che nel 2006 passa al Barcellona, ed il fratellino Andri, con cui inizia, sin da piccolissimo, a condividere la passione per il pallone.

I due pargoli, dunque, crescono e, mentre la carriera di Eiður tocca l’apice per poi iniziare lentamente a sfiorire, cresce in loro di continuare la “Gudjohnsen-dinasty”. Già, perchè se Eiður è il membro della famiglia ad aver raggiunto la maggiore notorietà grazie ai suoi trascorsi in Liga e Premier, anche nonno Arnór e zio Borg hanno avuto carriere interessanti.

E, così, dopo i vari trascorsi nei settori giovanili islandesi arriva una chiamata dall’Italia, per ironia della sorte uno dei pochi paesi in cui il padre non aveva mai giocato. Lo prende lo Spezia, che gli fa fare 8 presenze in B prima di mandarlo a Ravenna a farsi le ossa. Il prestito, poi il ritorno in Liguria, in questa stagione ed il centro in Coppa Italia a cui però non fa seguito la continuità in campionato.

Fino, però, a sabato scorso, in cui è il suo gol, alla prima presenza nella B 2019/2020, a ribaltare la trasferta di Pescara della compagine di Italiano. Adesso, quindi, comincia una nuova avventura per Sveinn Aron, nella speranza di continuare e, perchè no, migliorare la “Gudjohnsen-dinasty”.