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MASIELLO, DALLA POLVERE ALLO SHOW IN EUROPA CON L’ATALANTA

15.09.2017 | 11:00

L’Atalanta torna in Europa dopo 26 anni e lo fa nel migliore dei modi, forse come nemmeno il più ottimista dei tifosi potesse immaginare. A Reggio Emilia, non a Bergamo, i nerazzurri ospitano la corazzata Everton vivendo un vero e proprio sogno. La Dea, capitata in un girone di ferro che comprende anche Olympique Lione e Apollon Limassol, sa di non poter sbagliare quasi nulla e, spinta da un pubblico straordinario, parte a spron battuto e piega gli inglesi che, increduli, si inginocchiano al cospetto della formazione allenata da Gian Piero Gasperini: 3-0 e tutti a casa. A sbloccare l’incontro non è El Papu Gomez, lui timbrerà dopo il tabellino, ma Andrea Masiello che, dopo essere andato soltanto vicino alla rete del vantaggio, pone la propria firma risolvendo una mischia creatasi sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Maarten Stekelenburg è battuto, la gioia del popolo bergamasco può finalmente esplodere. Masiello, dunque, si regala un’emozione che resterà indelebile nella memoria di tutti gli sportivi. Primo gol in Europa che ripaga i sacrifici compiuti in passato, un premio alla gavetta per il difensore nato a Viareggio il 5 febbraio del 1986. La sua carriera, fino a pochi anni fa non del tutto brillante, ha inizio nel 1998 nella Lucchese, ma dopo cinque stagioni l’allora 17enne viene notato e successivamente prelevato dalla Juventus che lo aggrega immediatamente nel proprio prolifico settore giovanile. Il club bianconero aiuta il difensore nel percorso di crescita e nella stagione 2005-2006 decide di mandarlo a giocare in prestito all’Avellino, in Serie B.

Masiello, con gli irpini, colleziona 39 presenze e 1 gol. Una volta rientrato alla base, però, il club bianconero decide di cederlo nuovamente, ma stavolta in compartecipazione al Siena. In Toscana non trova molto spazio, così durante il mercato invernale la Juve lo inserisce all’interno dell’operazione Criscito e il duttile centrale si trasferisce al Genoa. Con il Grifone scende in campo 15 volte, subentrando spesso dalla panchina e conquista la promozione in Serie A. Conclusa la stagione, il Genoa ottiene il suo cartellino alle buste e Masiello diventa interamente rossoblu. Esordisce in massima serie il 31 ottobre 2007 contro l’Inter. Il 16 dicembre arriva il secondo gettone stagionale, ad Empoli, giocando da titolare e realizzando anche il gol del pareggio al 42′ della ripresa. Arriva il mercato di riparazione e a Genova torna nuovamente Domenico Criscito. Masiello non ha più il posto garantito in squadra e, il 22 gennaio 2008, viene ceduto in prestito con diritto di riscatto al Bari, in Serie B. Debutta con i Galletti, guidati da Antonio Conte, nella sfida pareggiata per 1-1 contro il Pisa. Il 24 giugno il Bari esercita l’opzione e riscatta il suo cartellino. Il tecnico leccese, nella stagione successiva, gli affida le chiavi del pacchetto arretrato e il rendimento di Masiello contribuisce alla promozione in A del club pugliese. In massima serie, in panchina, non siede più Conte, ma Gian Piero Ventura che conferma ugualmente la fiducia al classe 1986 il quale in totale disputa 36 partite segnando anche due reti contro Parma e Siena. La compagine biancorosse chiude il campionato con un entusiasmante decimo posto. Nella stagione 2010-2011, però, il Bari incontra più di qualche difficoltà e a fine stagione, dopo aver perso anche il derby contro il Lecce nell’ultima giornata (0-2 con autogol proprio di Masiello, ndr), retrocede malamente in Serie B. Durante il mercato estivo, dopo 138 presenze e 4 reti tra campionato e Coppa, Masiello lascia Bari e si trasferisce all’Atalanta. Esordisce in campionato nella seconda giornata partendo da titolare contro il suo ex Genoa a “Marassi”. Il primo gol lo sigla nella sfida contro la Fiorentina il 17 dicembre, partita che termina 2-2 al “Franchi”. La sua ultima partita disputata è quella del 15 gennaio 2012, ko contro la Lazio per 2-0. Da quel momento in poi inizierà un periodo buio per Masiello il quale viene sospeso cautelativamente dalla società per le vicende legate al calcioscommesse. Il difensore, successivamente, riceve una squalifica di 2 anni e 5 mesi, una vera e propria macchia indelebile per la carriera di un calciatore. Ma Masiello, scontata la pena, torna in campo, rialza la testa e dimostra di avere ancora qualcosa da dire nel mondo del calcio. La sua prima partita, dopo 1120 giorni, la gioca l’8 febbraio sul campo della Fiorentina. Le critiche non mancano nei suoi confronti, ma con sudore e tenacia Masiello zittisce tutti riconquistandosi la fiducia del pubblico. Durante la scorsa stagione trascina l’Atalanta verso l’Europa League e con il gol siglato ieri, contro l’Everton di Ronald Koeman e Wayne Rooney, entra di diritto nella storia del club bergamasco che, nel frattempo, non vuole fermarsi e intende proseguire il proprio sogno. Con l’operaio Masiello pronto a colpire ancora.

Foto: zimbio