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Che succede al Milan?

17.05.2016 | 18:54

Come tutti i tifosi milanisti, siamo sgomenti nel vedere come si è ridotta la ex squadra più titolata del mondo. La crisi ha radici lontane e diverse sfaccettature: dalla contemporanea rinuncia a tutti i grandi giocatori della rosa 2011, al mai risolto dualismo tra Barbara Berlusconi e Galliani; dagli imperdonabili errori in tutte le ultime campagne di rafforzamento (indebolimento), alla totale assenza di progettazione; dal naufragio tecnico, a quello societario e viceversa. Ma se vogliamo andare più a fondo e cioè alla radice delle radici, non resta che puntare l’indice su un unico responsabile: Silvio Berlusconi. Eravamo abituati alla sua grande mente, sempre avanti rispetto a tutti, la sua innata capacità di motivare le persone, la sua inarrivabile voglia di primeggiare da imprenditore, da sportivo, da politico. Purtroppo tutto ciò che è terreno ha una fine: la brillante mente del Presidente è stata improvvisamente offuscata dall’incipiente inarrestabile senilità. Se nelle sue aziende si era provveduto per tempo ad estrometterlo in modo indolore, la stessa cosa non è avvenuta in seno al Milan. Berlusconi ha inaspettatamente smesso di investire nel Milan, ha venduto i fuoriclasse più amati per rientrare dei precedenti esborsi; ha costretto Galliani (anche lui preda di analoga patologia) a fare campagne acquisti senza soldi e quando apertamente Barbara dichiarò guerra al fraterno amico del papà, questi ha costretto i due a convivere a scapito del Milan. Ha del clamoroso che nessuno dei due AD abbia del tutto fallito nel proprio ambito ( marketing per la prima, sportivo per il secondo), con disfatte incredibili (vedasi stadio di proprietà per lady B e i risultati sportivi del secondo, capace di bruciare circa cento milioni di risorse piovutegli dal cielo a seguito dell’abbaglio Presidenziale circa la riuscita della trattativa di cessione del 48% di quote al misterioso e irrintracciabile MR Bee). Del fantomatico progetto presidenziale legato alla valorizzazione di un Milan composto di giovani possibilmente italiani, siamo ancora in attesa; intanto si torna a parlare di Ibra (35 anni) come di un probabile rinforzo della nuova campagna di rafforzamento…… Le Berlusconate hanno raggiunto il massimo della illogicità quando all’indomani della partita di campionato a San Siro con la juventus, è stato licenziato l’allenatore: mancando solo 6 partite alla fine del campionato! dopo una delle migliori partite giocate dalla squadra….; Berlusconi sceglie Brocchi perché fa giocare bene la……squadra Primavera; ma che significa giocare bene? Se con questa domanda interpellassimo 100 persone, quanti darebbero una risposta concorde? il bel gioco è quello della Juve di Allegri? del Barcellona di Luis Henrique? dell’Atletico di Simeone? del Real di Zidane? dell’Empoli di Giampaolo? della Roma di Spalletti? Non so che dire, ma ognuna di queste squadre ha un gioco differente dall’altra….. Ciò che le differenzia sono come al solito i risultati e non mi pare che la Primavera di Brocchi ne abbia fatti di esaltanti…. Ma Silvio non sente ragioni (o meglio non ragiona più) e va avanti per la sua strada ottenendo il più brutto Milan della trentennale Sua presidenza, ma temo il più brutto in assoluto e conseguentemente il più disastroso sul piano sportivo. Talmente disastroso che pensate un po’, il grande portiere Abbiati non trova il coraggio di giocarci gli ultimi 5 minuti della sua vita!! La stessa Roma in campo tira i remi in barca, regala un gol e si ferma nel dopo gara ad applaudire Abbiati. Troppo forte lo shock per il popolo milanista e forse addirittura di più per Silvio: lo hanno sentito in quel di Villa Certosa, urlare urbi et orbi “”NON VENDERO’ IL MILAN””!!! Vi pare normale? I cinesi gli darebbero quasi tutti i soldi che ha investito, hanno ottenuto l’esclusiva che di fatto blocca ogni movimento societario e entro circa un mese potrebbero costruire un grande Milan in campo e risanare il bilancio sfruttando il Brand in Oriente; si dice che abbiano un mare di soldi e che sarebbero molto ben disposti a investire per anni… Ma come può essere che Silvio preferisca tenersi questo Milan, fuori dalle competizioni Europee che è costantemente in polemica interna, brutto al punto da giocare ormai solo con un un pubblico costituito da bambini di scolaresche invitate per tappare i buchi e soprattutto che produce perdite milionarie ogni anno, con un fatturato in netto calo, con gli sponsor che scappano al pari dei giocatori più importanti per i quali qualsiasi squadra vanta più appeal dell’ex club più titolato al mondo. Questo succede al Milan: chi ha il coraggio di raccontarlo al Presidente?