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Spalletti si aggrappa al derby per un’Inter che tuteli la dignità. Marotta…

17.03.2019 | 00:15

Indifendibile. Nei fatti e con le parole. Luciano Spalletti cerca il dribbling dialettico, peggiora la sua situazione. Sarebbe bastato dire “ho sbagliato, colpa mia” per spiegare l’orrenda prestazione dell’Inter contro l’Eintracht con tanto di eliminazione dall’Europa League. Invece Spalletti si è arrampicato, prendendosi appena un minimo di colpa  sull’utilizzo di Keita non in condizione. Invece, ha subito trovato il capro espiatorio. Quando il colpevole è stato soltanto lui per avere presentato una squadra imbarazzante, incapace di reagire, incapace di costruire, incapace di regalare un semplice vagito. Il migliore in campo è stato Handanovic, abbiamo detto tutto. L’Inter è fuori da tutto, non basta questo per trasmettere a Luciano un minimo di autocritica, passaggio obbligato nell’assunzione di responsabilità che in larga parte sono sue. Mercoledì scorso aveva detto che sarebbe stato possibile giocare con 11 all’altezza, per una volta non aveva parlato di Icardi dopo che in passato si era occupato di vicende non di sua competenza. Il campo è stato un giudice clamoroso, ha proposto un’Inter imbarazzante. Spalletti si è assunto una minima responsabilità di approccio sbagliato, ma avrebbe dovuto andare fino in fondo con un processo a se stesso. La colpa non può essere sempre degli altri quando ti hanno fatto il mercato che volevi e tu a metà marzo aspetto uno straccio di Inter che sia uno. Si può perdere e uscire da qualsiasi manifestazione, ma è importando come, lavorando e giocando da squadra, almeno quel minimo sindacale. Marotta fa bene a difenderlo, non potrebbe comportarsi diversamente: lui è un dirigente che ha vinto tanto, che sa come si vince e che soprattutto conosce i momenti giusti per entrare in azione.  Ora il derby tra poche ore, una partita che si prepara da sola e forse neanche ci sarebbe bisogno di Spalletti in panchina. Ma invece ce n’e bisogno perché bisogna riscattare un giovedì non certo degno dell’Inter.

Foto: Twitter ufficiale Inter