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Sentenza Champions: da CR7 a Mbappé e Guardiola, quando i top finiscono dietro la lavagna

18.04.2019 | 23:55

Il calcio, si sa, non è una scienza esatta. Anzi, capita spesso che i pronostici vengano ribaltati sul campo. L’esempio più lampante ci arriva dall’attuale edizione della Champions League dove gran parte delle big hanno già salutato la competizione. Quattro su tutte: Real Madrid, Juventus, Manchester City e Paris Saint-Germain, in principio tra le maggiori indiziate per la vittoria finale e ora costrette a guardare dal divano le ultime fasi del torneo. Agli ottavi è stato il turno dei francesi: Neymar, Mbappé e Cavani non sono riusciti ad impedire la clamorosa rimonta del Manchester United. I Red Devils, sulla carta meno accreditati degli uomini di Tuchel, hanno sbancato il Parco dei Prinicipi all’ultimo respiro, ribaltando il 2-0 subito in casa all’andata. Un tonfo che ha fatto parecchio rumore, ma non quanto la caduta dei campioni in carica del Real Madrid, schiantati al Bernabeu dal terribile Ajax. Stelle del calibro di Sergio Ramos (assente al ritorno per il giallo volontario rimediato ad Amsterdam), Modric, Marcelo, Bale e Benzema nulla hanno potuto di fronte alla straripante freschezza dei Lancieri. Per maggiori informazioni, chiedere alla Juve. Già, la Juve. Un’altra autorevole pretendente allo scettro di regina d’Europa, colpita e affondata dai ragazzini di Ten Hag. Non è bastato neppure il re di Champions, Cristiano Ronaldo, in gol sia all’andata che al ritorno. CR7, dopo tre titoli consecutivi in bacheca, deve abdicare al trono salutando ai quarti di finale per la prima volta nella sua carriera. Stagione europea amara anche per il Manchester City di Pep Guardiola, che da quando è sbarcato in Inghilterra, nell’estate 2016, ha fatto spendere al suo club circa 600 milioni di euro sul mercato. I Citizens, contro il Tottenham, hanno sfiorato una qualificazione incredibile, al termine di una gara spettacolare, ricca di gol e colpi di scena. Alla fine, grazie al decisivo intervento del VAR, a sorridere è stato Pochettino e i sui Spurs che nelle ultime due sessioni di mercato non hanno acquistato neppure mezzo giocatore. Una sorta di caduta degli Dei: fuori il City, la Juve, il Psg e Real, ossia tre delle quattro squadre che hanno speso di più in estate. Potremmo definirla una Champions atipica, ma la Coppa dalle grandi orecchie è una sentenza senza appello e non lascia spazio a repliche o margini di errore. E la regola, come abbiamo visto, vale anche per i top: da CR7 a Mbappé passando per Guardiola e le Merengues, tutti finiti anzitempo dietro la lavagna…

 

Foto: sito ufficiale Juventus –  Twitter ufficiale Manchester City