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SABIRI, PUNIZIONI CHE SONO POESIE

28.12.2020 | 14:30

Abdelhamid Sabiri nasce a Goulmima, Marocco, il 28 novembre 1996. E’ un centrocampista marocchino naturalizzato tedesco, attualmente in forza all’Ascoli.
A tre anni si stabilisce a Francoforte con la sua famiglia, la sua carriera giovanile passa per il Coblenza ed il Darmstadt.
Il primo campionato coi “grandi” lo disputa in Oberliga, la quinta divsione tedesca, con la maglia del Siegen, e nel 2016 passa al Norimberga.
Dopo i primi mesi con la seconda squadra, viene promosso alla prima nel gennaio 2017, disputando un ottimo girone di ritorno. Sul finire del mercato estivo vola in Premier League, l’Huddersfield Town punta su di lui e firma un triennale.
Ma Sabiri si svincola dopo due stagioni e torna in Germania, più precisamente al Paderborn, con 24 presenze e 4 gol segnati.
Il 28 settembre 2020 firma per l’Ascoli, esordendo nella sconfitta interna contro il Lecce di Corini per 0-2, la prima rete arriva due partite più tardi, ai danni della Reggiana. Quella di ieri contro la Spal è la prima doppietta siglata da quando è in Italia.

In questi pochi mesi “italiani”, Sabiri è già diventato il re dei calci piazzati in Serie B, il suo piede destro è in grado di compiere delle vere e proprie opere d’arte, con una parabola difficilissima da leggere per i portieri avversari.
Il centrocampista tedesco ha regalato la prima vittoria in bianconero al tecnico Sottil, il primo gol è arrivato con un calcio di punizione alla Juninho Pernambucano, imprendibile per il portiere spallino Thiam. La rete che ha chiuso la partita è arrivata invece a seguito di un contropiede fulminante.
Non è certamente un caso che Sabiri abbia vestito anche la maglia della Nazionale tedesca U21, con cinque presenze e un gol. Il suo talento è una delle chiavi per il team di Andrea Sottil, il tecnico piemontese avrà bisogno soprattutto delle sue magie per salvare l’Ascoli dalla retrocessione.

Foto: Instagram personale Sabiri