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Rui Patricio, chiesta la rescissione allo Sporting: “Vittima di violenze fisiche e psicologiche. Ora…”

01.06.2018 | 18:28

Dopo le parole di Bruno de Carvalho, presidente dello Sporting Lisbona, direttamente dal Portogallo arrivano nuovi sviluppi sulla vicenda Rui Patricio, portiere della Nazionale lusitana in orbita Napoli e accostato al Wolverhampton. L’estremo difensore classe ’88, infatti, ha chiesto la rescissione del suo contratto con lo Sporting attraverso una lettera di 34 pagine, divulgata dall’agenzia Lusa. Di seguito i passaggi più significativi del documento: “Ho la coscienza pulita, credo di essere un professionista esemplare, ho sempre dato il massimo per lo Sporting. Sono rimasto sorpreso dall’atteggiamento che il presidente Bruno de Carvalho ha avuto con noi giocatori il giorno prima dell’aggressione all’Accademy, visto il contenuto aggressivo e dittatoriale delle conversazioni dei mesi precedenti. Anche dopo la sconfitta per 2-1 col Maritimo, che ci ha lasciati fuori dalla Champions League per la prossima stagione, siamo rimasti tutti sorpresi da come sia cambiato il comportamento del presidente, ci ha chiamati ‘viziati’, ‘convinti’, ci ha accusati di avere ‘povertà di spirito’. Mi ha chiesto ‘Qualunque cosa accade, sei pronto a giocare nel weekend? (per la finale di Coppa di Portogallo, ndr) Se c’è qualche problema chiamami’. L’attacco all’Accademia di Alcochete non era una condotta isolata e imprevedibile che poteva sfuggire al controllo della dirigenza dello Sporting, ma un evento perfettamente prevedibile. La condotta del presidente dello Sporting era inappropriata, creava nei tifosi sentimenti esacerbati contro i giocatori, un sentimento di sfiducia nei confronti dello Sporting. Dopo l’incidente è stata inaccettabile la reazione di Bruno de Carvalho. Le prime dichiarazioni sono stati scioccanti e offensive per noi giocatori. Con questo esposto chiedo di non mantenere il vincolo contrattuale, in virtù di tutto ciò che ho descritto. Sono stato vittima di violenza psicologica e fisica, io devo preservare la mia dignità personale e professionale e voglio liberarmi del contratto che mi lega allo Sporting. Ora, di conseguenza mi aspetto la liquidazione di tutti i crediti economici aventi diritto come indennizzo in cui si alluda nell’articolo 24, riservandomi il diritto di chiedere risarcimento danni di natura non patrimoniale di cui ho sofferto”.

 

Foto: record.pt