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Real, l’immobilismo di gennaio come anticamera della possibile rivoluzione estiva

02.02.2018 | 23:50

Quello di gennaio per definizione è un mercato di riparazione. In Italia pochissimi soldi circolati, all’estero invece no, basti pensare che per quatto operazioni (Coutinho-Barcellona, Laporte-Manchester City, Aubameyang-Arsenal e Van Dijk-Liverpool) nel complesso – bonus compresi – sono stati investiti 373 milioni, senza contare lo scambio che ha portato Sanchez al Manchester United e Mkhitaryan all’Arsenal. In generale quasi tutte le big estere hanno fatto qualcosa, a stupire è stato il totale immobilismo del Real Madrid: zero acquisti, zero cessioni, malgrado il deficitario momento vissuto dalle merengues. Liga ormai bella che andata: alla luce dei 19 punti di distacco dal Barcellona (pur dovendo recuperare una partita), l’obiettivo dei blancos è quello di centrare l’obiettivo minimo del quarto posto attualmente occupato in classifica. In Coppa del Re è arrivata la fragorosa eliminazione contro il Leganes, mentre in Champions il Real agli ottavi se la vedrà con il cliente più duro che gli potesse capitare, il Paris Saint-Germain della MCN. Una doppia sfida alla quale Zidane ha pubblicamente legato il suo futuro, conscio del fatto che per don Florentino la conquista di almeno un trofeo in stagione rappresenta il minimo sindacale, i tre sin qui arrivati (le due Supercoppe e il Mondiale per Club) vengono bollati come appendici della scorsa. E Zizou sa bene che un altro allenatore, che non avesse portato a casa 8 titoli (incluse 2 Champions consecutive), sarebbe stato già defenestrato da tempo. L’immobilismo di gennaio, leggendo tra le righe, può essere interpretato sì come una voglia di fare quadrato e responsabilizzare un gruppo che nel 2017 aveva centrato il record assoluto di titoli vinti in un anno solare e che, adesso, sta risentendo di un quasi inevitabile sindrome di appagamento. Ma anche, e forse più verosimilmente, come l’anticamera di quella rivoluzione estiva della quale parla la stampa spagnola. Una tempesta della quale si scorgono già in lontananza tuoni e lampi e che potrebbe riguardare in primis il reparto avanzato, dove tutta la BBC (compreso Cristiano che sta per compiere 33 anni) sembra in discussione a dispetto dei lunghi contratti vantati dallo stesso Ronaldo, Benzema e Bale, dal quale ultimamente sono arrivati segnali di risveglio una volta smaltita la lunga serie di guai fisici. Una sensazione suffragata da dichiarazioni pubbliche concernenti potenziali nuovi acquisti, dalle parole di Sampaoli su Mauro Icardi a quelle del papà di Eden Hazard. Senza dimenticare i rumors sempre insistenti su Harry Kane e l’ex Roma Momo Salah, che guidano la classifica marcatori della Premier League. E fermo restando che a questo Madrid serve, anzi sarebbe servita da subito, qualcosa anche in difesa.

Foto: Cadena Ser