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Paulo, si può perdere una partita ma non andare in vacanza a Roma

09.02.2017 | 00:30

Paulo Sousa è un allenatore spesso ispirato, ma quando va in tilt coinvolge tutta la squadra. L’interpretazione della Fiorentina all’Olimpico è stata un autentico incubo, venti minuti e poi tutti al cinema. Come se fosse stata programmata una vacanza romana, magari a base di fettuccine? Nessuno discute il valore dei giallorossi, perfettamente modellati da Spalletti, ma è assurdo che la Fiorentina passi da interpretazioni perfette, come quella contro la Juve, a cali di tensione che ne fanno una squadra come cento altre al mondo. A fine partire Sousa ha parlato come se fosse stato un normale incidente di percorso. In realtà avrebbe dovuto essere più chiaro e meno superficiale. Soprattutto avrebbe dovuto spiegare i motivi che spesso portano la Fiorentina a essere indisponente e masochista. Possibilmente non impiegando fuori ruolo gente che andrebbe valorizzata. Chiediamo troppo?

Foto: zimbio.com