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PATRIK SCHICK, KILLER INSTINCT DA BOMBER PURO

14.07.2016 | 11:20

E alla fine l’ha spuntata la Samp. Una delle telenovele di mercato più incerte e intricate di quest’estate è sfociata nel limpido mare blucerchiato. Stiamo parlando di Patrik Schick, il possente attaccante classe 1996 dal grilletto facile e dal fiuto del gol difficilmente pareggiabile. Un inseguimento lunghissimo, un testa a testa con la Roma vinto all’ultima curva, quando il traguardo era ormai ben visibile. Badate bene: lo sforzo compiuto dal club di Ferrero è sensibilmente inferiore al rimpianto con cui i giallorossi – potremmo scommetterci – dovranno fare i conti negli anni a venire. Già, perché qui siamo di fronte a un potenziale top player dell’area di rigore. Uno che, nonostante gli appena 20 anni compiuti lo scorso 24 gennaio, può vantare un palmarés e una media-gol che rappresentano pressoché  un “unicum” per un suo coetaneo. E in un reparto offensivo che può contare sul fresco arrivo di Ante Budimir, il duello per una maglia da titolare è apertissimo. L’esito, credeteci, è tutt’altro che scontato.

 

Parte da Praga, sua città natale, l’ancor brevissima carriera del gigante Patrik. Il 16 aprile 2014 la prima gioia: l’esordio tra i professionisti, nella gara contro lo Jablonec valida per la Coppa nazionale (sconfitta per 3-1). Poco male, perché nella stessa competizione, sette mesi più tardi, arriva anche il primo gol, stavolta ai danni del Příbram. La stagione dell’esordio in patria si chiude con un bottino magrissimo, specie sotto il profilo del minutaggio ma non della bacheca trofei, inaugurata con uno scudetto, una Pohár ČMFS e una Supercoppa. L’estate scorsa è il Bohemians 1905 a dargli piena fiducia, garantendogli un ruolo di spicco in prima linea. E’ la svolta: con i suoi 186 centimetri di altezza i duelli aerei sono praticamente a suo esclusivo appannaggio, dimostra di essere implacabile negli ultimi 16 metri, tant’è vero che mette a segno 8 reti in 27 apparizioni complessive in campionato. Ma è in Nazionale che Schick dà il meglio di sé: chiude il proprio ciclo con l’Under 21 in netto anticipo, logica conseguenza degli 8 centri in sole 7 partite messe a referto. Il debutto con i “grandi” è datato 27 maggio 2016, nell’amichevole contro Malta: entra in campo al 66′ al posto del capitano Tomáš Rosický, ha tempo a sufficienza per timbrare il cartellino al 90′ e chiudere il match sul 6-0. Non è stato convocato per Euro 2016, un vero peccato: avrebbe potuto fare molto meglio dei vari Lafata, Necid e Skoda. Reti di testa, sotto misura, al centro di un attacco a tre o in un tandem offensivo, di potenza o in velocità, dal limite (con il suo sinistro affilato) o di rapina. Schick non ha preferenze particolari: l’importante è buttarla in fondo al sacco, sempre e comunque. Il pubblico del Ferraris e – perché no – i fantacalcisti incalliti già pregustano i suoi “+ 3” dal notevole peso specifico.

 

Foto: Samp on Twitter