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Paratici e un anno difficile: la lista degli errori più gravi (uno da non ripetere)

14.08.2020 | 19:00

La Juve ripartirà da Fabio Paratici, dopo aver spazzato tutte le voci che lo volevano sul punto di lasciare il club. Certo, ha un solo anno di contratto e in qualche modo più avanti bisognerà anche affrontare il nodo rinnovo oppure addio. Ma anche quella di Paratici è stata una stagione con troppi errori e omissioni che hanno poi portato la Juve a giocare la partita decisiva della Champions con il solo Olivieri in panchina. Tutto era nato l’estate scorsa quando Dybala era stato praticamente ceduto, non un’ipotesi piuttosto una certezza il suo trasferimento al Manchester United, saltato solo perché Paulo si era messo di traverso rifiutando i Red Devils. Ecco, ora bisognerebbe cercare di non ripetere lo stesso errore, con tutto il rispetto che si deve al bilancio. Ecco cosa non ha funzionato: neanche un terzino sinistro di ruolo in organico alle spalle di Alex Sandro, al massimo adattamenti; l’arrivo di Danilo a destra un autentico flop al punto che è stato necessario abbassare Cuadrado, premesso che la stessa operazione De Sciglio non ha dato un grande ritorno (anzi, con tutto il rispetto non è un profilo da vera Juve); centrocampo orfano di Emre Can, i parametri zero Ramsey e Rabiot hanno pagato pochissimo, il centrocampista francese con il giusto alibi di aver saltato la prima parte del 2019 per il contenzioso con il Paris Saint-Germain; il mancato arrivo di una punta con Higuain in scadenza e dopo la cessione di Mandzukic. Omissioni anche abbastanza gravi per un club abituato a stare molto attento ai dettagli. Tornando all’attacco, se Higuain durante il lockdown avesse davvero deciso di restare in Argentina, la Juve si sarebbe trovata davvero con Olivieri terza punta per tutto il finale di stagione. E ci sono stati affari da 90 milioni complessivi, sottolineiamo 90 e ci riferiamo a Douglas Costa più Bernardeschi, senza il necessario ritorno tecnico. Paratici non ha certo bisogno di avvocati d’ufficio ma stavolta ha commesso troppi errori per uno abituato a indovinare gran parte delle mosse e delle scelte. Ha la fiducia di Agnelli, quello che si chiuderà il 5 ottobre sarà anche il mercato del suo riscatto. Il discorso, ovviamente, si riferisce agli obiettivi da cogliere perché l’assalto alla Champions possa essere concreto e non più un’ossessione.

Foto: twitter Juve