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Montella: “Sono pronto a tornare in panchina. Milan? Mio lavoro incompleto, su CR7, Higuain e la Roma…”

17.09.2018 | 15:00

Vincenzo Montella, ex tecnico di Milan e Siviglia, ha parlato ai microfoni di Radio Rai Uno toccando vari argomenti: “Io di nuovo in panchina? Dipende dalle situazioni. Sono a riposo e mi sono goduto le vacanze d’agosto. Il campionato? Questa è la dimostrazione che la Serie A è difficilissima. L’arrivo di Ronaldo ha alzato il livello di tutte le altre, oltre alla Juventus. In tante hanno cambiato molto e ci vorrà del tempo. Penso che sarà un campionato di un livello più alto rispetto agli ultimi anni. Che sentimento provo guardando il Milan? Con un po’ di malinconia ma anche con affetto. Credo che sia stata allestita un’ottima squadra. Il mio lavoro è stato incompleto perché avevamo cambiato tanto, ma non provo né rimorso né rancore. Se mi piace il Milan? E’ una squadra che si è rinforzata, soprattutto con Higuain. I giovani stanno crescendo e hanno ampi margini di miglioramento. Meno rigori in A? Non conosco le statistiche, ma penso che le difese siano più attente rispetto al passato. Anche il VAR ha condizionato questo, perché il difensore sa di non poter giocare sporco. Il VAR ha cambiato il calcio? Non lo so, perché le statistiche andranno riviste a fine stagione. Il VAR ha migliorato il calcio, adesso i difensori stanno più attento. Per gli attaccanti è un po’ meglio: mi sarebbe piaciuto giocare con il VAR. La Champions? L’Europa ha un fascino particolare e una bellissima esperienza, soprattutto con la Fiorentina. Le italiane hanno grandi possibilità. Anche l’Inter penso che domani farà una gara alla sua altezza. La Roma col Real? E’ una gara difficile, anche se il Real non è al top perché deve abituarsi al nuovo allenatore. Maria Sensi? Mi associo al cordoglio alla famiglia, alla sorella e ai figli. E’ stata una donna meravigliosa anche dopo la perdita del presidente, ovvero di suo marito. Cosa sta accadendo alla Roma? Eusebio ha dimostrato che sa reagire alle difficoltà. Le dinamiche non le conosco, ma quando si cambiano tanti giocatori ci vuole un minimo di adattamento. Mi riferisco soprattutto ai nuovi, che hanno bisogno di un po’ di tempo per capire un campionato particolare. Di Francesco si riprenderà e dimostrerà ancora il suo valore. La Nazionale e l’appello per i giovani in campo nei club? L’allenatore delle squadre viene chiesto il risultato subito. Chi deve allenare i giovani ha bisogno di tempo. Capisco benissimo Mancini, ma in questo senso, se non si mette un parametro fisso per tutte le squadre, ogni allenatore è costretto a far giocare una squadra più pronta. Perché giocano i giovani europei e non i giovani italiani? Io credo che l’allenatore voglia vincere. La Fiorentina per esempio sta facendo giocare i giovani italiani, quelli bravi. Ci vorrebbe comunque un vincolo imposto per far giocare i giovani italiani rispetto agli altri. Se tornerei ad allenare all’estero? A me piace lavorare sia all’estero che in Italia. Ci siamo tolte delle soddisfazioni col Siviglia, ed è finita male anche in modo inaspettato. E’ stata comunque un’esperienza molto positiva e tornerei volentieri all’estero. Cutrone con Higuain o solo riserva? Quelli bravi giocano. L’anno scorso fu un rischio enorme, trattenerlo, ma abbiamo vinto la scommessa. Arriverà lontano perché ha grande voglia. Rispetto alla tattica, non mi pronuncio perché non sarebbe giusto. Il ritorno in viola? A Firenze sono stati tre anni meravigliosi. Una città unica. Ma lasciamo allenare gli allenatori che ci sono. Vediamo il futuro cosa ci riserva. Il Napoli lo porto nel cuore come la Fiorentina. Il Napoli sta trovando la sua identità ed è più pragmatico. Si vincono così i campionati, non sempre giocando bene per forza ma anche giocando in modo pragmatico. Darà fastidio a tutti. VAR nelle competizioni UEFA? Io credo che il VAR abbia migliorato alcuni aspetti. E’ fondamentale capire quando è fuorigioco o no, ma anche sui falli chiarissimi, sia sempre necessario. Un attaccante che mi ha impressionato? Sono contento per Genova soprattutto per i motivi che sono noti a tutti. Però sono pazzo di Higuain, da anni, ma mi piace anche Mandzukic perché sta dimostrando il suo valore. Higuain è quello che mi cattura lo sguardo anche quando guardo le partite in modo disinteressato. Coppa Italia con vincoli per i giovani italiani? Potrebbe essere una bella proposta. Risultati positivi per tutte le squadre in Champions? Ce lo auguriamo, da italiani”.

Foto: Siviglia Twitter