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Montella:” Contenti per la vittoria ma troppi errori”

03.02.2013 | 17:40

La Fiorentina torna a vincere, per la prima volta in questo nuovo anno. Vincenzo Montella, tecnico della Fiorentina, ai microfoni di Sky Sport, commenta il successo sul Parma di Donadoni:

“E’ sta una giornata favorevole per noi. Siamo ancora lì e questo dimostra che abbiamo fatto molto bene in passato. Non siamo risoluti in fase avanzata e non siamo riusciti a chiudere la partita contro un Parma che comunque non avrebbe meritato un passivo pesante. Abbiamo concesso un po’ troppo e potevamo rimettere il Parma in partita. Oltre al risultato bisogna guardare alla prestazione e oggi non abbiamo fatto tutto per bene.

Cuadrado vale una grande squadra? E lei pensa di portarselo con se un domani?
Cuadrado può e deve fare molto di più, anche se entusiasma ed emoziona il pubblico. Ma può ancora crescere. Lo stesso vale per me e spero di poter crescere e togliermi diverse soddisfazioni sulla panchina della Fiorentina“.

Quanto è importante Pizarro per voi? Come commenta il mercato?
Pizarro ci dà grande sicurezza ed è un giocatore su cui la squadra si appoggia anche nei momenti difficili della gara. Per noi è fondamentale, anche se abbiamo fatto bene anche senza di lui. Quando c’è lui però tutti giocano più tranquilli. Qui c’è un progetto a lunga scadenza e il mercato di gennaio si è basato su giocatori in prospettiva: Rossi è uno di questi e speriamo che possa rientrare prima della fine della stagione. Adesso è negli USA a continuare la riabilitazione, ma speriamo di averlo presto con noi. La rosa non aveva bisogno di grandi innesti perché siamo una squadra già forte e competitiva”.

Come ha visto il rientro di Viviano?
Viviano ha dato sicurezza. Lo abbiamo preso per fare il numero uno, poi ha vissuto un momento difficile e l’ho messo a riposo. Nelle ultime settimane è apparso più sereno e ho deciso così di ridargli un’altra possibilità”.

Cosa pensa dell’esonero di Zeman?
“Dispiace per il professionista e per i miei ex compagni che non vivono un momento non felice, ma fa parte del mestiere dell’allenatore. Poi, come hanno detto allenatori più esperti di me, finché non subisci un esonero non sei un vero allenatore. È difficile allenare in qualsiasi piazza, anche se grande come Roma. Ma anche li si può far bene come sta dimostrando Petkovic“.