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Moisander, la seconda giovinezza è in Germania

10.07.2016 | 11:19

Una trattativa al fulmicotone. La svolta decisiva in poche ore, come puntualmente nel fine settimana vi avevamo annunciato, e Niklas Moisander ringrazia la Sampdoria, accettando l’offerta del Werder Brema. Base d’asta due milioni, ma possono bastare: per il club di Ferrero va bene così, perché non c’è tempo di aspettare ancora Niklas, meglio lasciarlo partire. Ora i blucerchiati abbracceranno Castan, in predicato di sbarcare a Genova ad inizio settimana. E poi si ripartirà, con la speranza di lavare l’onta di una stagione a dir poco nefasta. Ovvio, non è colpa di Moisander, ma il difensore finlandese ha trasmesso poco, pochissimo. Per lui, è stata un’avventura italiana costellata da qualche infortunio, anche se è riuscito, ad ogni modo, a totalizzare 22 presenze, la maggior parte delle quali scendendo in campo dal primo minuto. Zenga agli albori della stagione lo ha aspettato ma, da subito, Niklas si è trasformato in un oggetto del mistero. In Liguria, Moisander non si è mai esaltato, anche se, quando ha giocato, il ragazzo non ha mai collezionato pesanti insufficienze. Certo, viene in mente e balza all’occhio quell’autogol con l’Atalanta, ma, come detto, non ci sono i presupposti per consegnare il nuovo giocatore del Werder Brema all’altare dei sacrificati della Sampdoria dell’ex Vincenzo Montella.

Un difensore da tackle duro. In senso buono, sia chiaro. Forse più bassi che alti, ma Niklas, classe 1985, vanta una carriera di tutto rispetto, da veterano. In Olanda, infatti, si accorgono subito di quel fior di finlandese. E così, a 17 anni, l’Ajax lo gravita nel feudo dei ‘Lancieri’, e lo pone sotto il protettorato dei connazionali Litmanen e Pasanen. Approdato in Olanda con il suo fratello gemello, il portiere Henrik, Moisander peregrina tra Zwolle e AZ Alkmaar, dove collezionerà stagioni encomiabili, nelle quali mette a referto addirittura cinque gol nell’Eredivise. Già, non poco per un difensore centrale. Niklas ha un discreto talento e, da notare, scende in campo senza soluzione di continuità. In Olanda salta pochissime partite, convincendo l’Ajax ad acquistare di nuovo il suo cartellino, nel 2012. Al ritorno all’ovile, Moisander vince subito uno scudetto e assurge a miglior giocatore finlandese, in virtù dei voti dei giornalisti finnici.

Dopo la stagione positiva nel 2012, Moisander viene falcidiato da una serie di gravi infortuni. Basta, non ha più i crismi per giocare nell’Ajax. E qui, in suo aiuto, accorre la Sampdoria, che ne acquista le prestazioni sportive. Ma nulla, perché come detto, in Liguria, l’amore non sboccia. Si sa: sono difficili i genovesi, meglio ripartire dalla Germania. In casa Werder Brema.

Foto: sampdoria.it