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Missioni e nomi in libertà: storie di un mercato surreale

30.10.2012 | 10:05

Fateci caso: dovessimo dare retta a chi si preoccupa di smentire le notizie degli altri e ci propina venti nomi al giorno, figli di missioni in giro per il mondo, il calcio italiano sarebbe già fallito. Si muove un osservatore e gli rifilano una dozzina di obiettivi. Con questandazzo il Milan avrebbe preso i comunitari per gennaio e gli extracomunitari per giugno, l’Inter una mezza dozzina di stranieri, il Genoa quasi. E avanti così. Sembra la storia di Benitez alla Sampdoria, per fortuna il nome di Ferrara era quello giusto. Sono gli stessi che fanno i violini ai direttori sportivi per una notizia in più: a proposito, se i prossimi giri di carte in casa Samp dovessero andare male, non deciderebbe Sensibile, ma la famiglia Garrone. Giusto puntualizzare, visto che nel frattempo fatichiamo a memorizzare tutti questi nomi figli di missioni improbabili: ne arriverà qualcuno? Uno su mille ce la farà, è la legge dei grandi numeri.