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Mihajlovic: “Con la Lazio partita aperta, si inizia sempre dallo zero a zero”

26.02.2021 | 13:55

Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, ha parlato così alla vigilia della gara contro la Lazio in conferenza stampa:

Lazio reduce dalla batosta in Champions, che avversario si aspetta?

“Ognuno farà la propria partita, noi non cambieremo la nostra mentalità e non penso neanche loro. Sarà una partita aperta, vediamo che succede.
All’andata abbiamo perso con più possesso palla nella loro metà campo, abbiamo tirato più di loro, creato più occasioni di loro: ma abbiamo perso. Dobbiamo cercare di rifare la stessa partita. Per come la vedo io, quando prendi quattro gol dal Bayern forse qualche scoria può restare, anche se hanno perso con una squadra di fuoriclasse. Magari puoi perdere qualche certezza. Serve imporre la nostra mentalità senza far prendere loro coraggio: hanno fisicità, tecnica, compattezza, hanno tutto, non lo scopro certo io. Se giochiamo come sappiamo però, chissà cosa può succedere, tutte le partite cominciano da zero a zero”.

È un anno senza pubblico allo stadio, lei ha paura che il calcio farà fatica a richiamare i tifosi negli impianti?
“Quando i ristoranti riaprono la gente va a mangiare: non è diverso, secondo me. Quando sei abituato a un certo tipo di vita e te la tolgono, penso che ci sia piacere a tornare quando si riapre. Credo possa essere la stessa cosa per lo stadio, anzi forse ci sarà ancora più gente. Bisognerà vedere come reagiranno i giocatori, all’inizio potrebbe essere un trauma ritrovarsi lo stadio pieno, non sarà facile. Sarà lo stesso effetto di quando ci si è ritrovati a giocare senza pubblico”.

Un tuo collega ha detto che bisognerebbe conoscere il calcio per giudicare certi episodi.
“Servirebbe, a parte conoscere le regole, avere più empatia in campo, avere un rapporto umano e spiegare le cose senza essere intoccabili. Gestire una partita non è facile, si può sbagliare. A me per esempio è piaciuto molto Orsato quando ci ha arbitrato, perché spiega in campo. Serve magari maggior rispetto da tutte le parti, magari anche più empatia. Quando succede qualcosa io chiedo al quarto uomo, lui mi spiega e capisco che è stata una mia mancanza non sapere una cosa. Quando succede dall’altra parte invece quella regola non c’è più. Guardiamo il campionato inglese, sembra che l’arbitro non ci sia e le partite trovano maggior ritmo, in Italia invece il gioco è troppo spezzettato. Il confronto c’è stato: sono stato a Montecarlo a vedere una partita di Champions, tra Monaco e Barcellona e arbitrava Orsato, ha arbitrato una meraviglia. La settimana dopo ha arbitrato noi col Torino e fischiava tutto: allora ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che in Italia è diverso. Qui dovrebbero lasciar più giocare, quando non c’è fallo fischiano e quando c’è fallo ammoniscono”.

Cosa perderebbe la squadra domani senza Tomiyasu?
“Con tutte le volte che avete detto che ha sempre giocato, doveva farsi male ed era diffidato, ecco che si è fatto male proprio nella settimana in cui ci sono tre partite. Lui non è mai stato sostituito, ha giocato sempre, tutti i minuti e quindi perdiamo molto, sicuramente ci sono giocatori per sostituirlo ma con caratteristiche diverse”.

Foto: Twitter Bologna