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Miccoli dopo il carcere: “Ho letto di tutto senza replicare. Ringrazio le persone che mi hanno aiutato”

07.06.2022 | 17:06

Il 13 maggio Fabrizio Miccoli ha lasciato il carcere di Rovigo, dopo essere stato recluso per aver commissionato un’estorsione aggravata dal metodo mafioso a Mauro Lauricella. L’ex attaccante a quasi mese dal suo rilascio su Instagram ha pubblicato una lettera: “12 anni fa ho fatto un grosso errore. Uno di quegli errori che ti cambiano la vita. Avevo tutto ero il capitano del Palermo, facevo il lavoro che avevo sempre sognato di fare fin da bambino e la gente di Palermo mi faceva sentire a casa. In questi 12 lunghissimi anni ho sempre preferito il silenzio, 
ho letto di tutto ma non ho mai replicato. Quando sei un calciatore in Serie A hai tante attenzioni. Tante persone vogliono un pezzo di te, tanti ti conoscono ma tu non conosci nessuno. Non sai di chi ti puoi fidare, in realtà ho fatto più di un errore, il primo grosso errore è stato quello di essere sempre disponibile con tutti.
Chi viveva a Palermo in quegli anni.. sa. Il secondo errore è stato quello di usare delle parole sbagliate, parole che non pensavo e mai penserò. Spesso quando sei al top ti senti invincibile.. invece sei solo umano. Ho chiesto scusa tempo fa per quelle parole e lo faccio nuovamente. L’anno scorso è arrivata la sentenza  che non ho condiviso perché mi sentivo lontano e sono lontano da quel mondo, ma che ho rispettato presentandomi spontaneamente il giorno seguente in un carcere di massima sicurezza, sempre per scelta mia, per scontare la mia pena. 1 Giorno li dentro sembra infinto, 6/7 mesi.. un eternità. La pena più grande l’ho scontata in questi 12 anni, ogni giorno, nel vedermi accostato ad un qualcosa che non sono e che non mi appartiene. Ci tengo a ringraziare i miei due avvocati Antonio Savoia (foro di Lecce) e Giulia Solenni (foro di Verona).”

Foto: Twitter Miccoli