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Numeri pazzeschi e voglia d’Italia anche in futuro: Diabaté, il craque inaspettato

17.04.2018 | 00:10

Le speranze salvezza del Benevento, inutile girarci attorno, ormai sono anche al di sotto del classico lumicino. Con soli 13 punti in classifica, a meno 15 dal quartultimo posto a sei giornate dalla fine, i sanniti loro malgrado soltanto che l’aritmetica sancisca l’immediato ritorno in Serie B. Una seconda parte di stagione da fiera dei rimpianti, negli ultimi due mesi si è vista sicuramente un’altra squadra. Al di là dei 7 punti raccolti, arrivati tutti contro concorrenti sulla carta dirette (Crotone, Verona e Sassuolo), la banda De Zerbi ha inanellato buone prestazioni in serie, grande personalità e anche sfortuna nel dilapidare – al solito – troppi punti nei finali di gara. Una volta accantonata la precedente gestione sportiva, a gennaio Vigorito ha rivoluzionato la squadra, il patron non ha lesinato impegno e soprattutto spese per rinforzare un organico il cui destino era già segnato alla fine del girone d’andata: Sandro e Sagna colpi di respiro internazionale (con tanta sostanza e non solo facciata), la fantasia di Guilherme e Djuricic, soprattutto i gol di Diabaté. Il quasi trentenne centravanti è indiscutibilmente l’uomo del momento. Arrivato nell’indifferenza generale in prestito dai turchi dell’Osmanlispor, il gigante maliano sta viaggiando a una media da urlo, essendo reduce dalle tre doppiette consecutive sulla pelle di Verona, Juventus e Sassuolo, senza dimenticare il gol decisivo al debutto: 12 minuti contro il Crotone e zampata da 3 punti in zona Cesarini. Per uno score totale di 7 gol in sei presenze, 281 minuti complessivi: il che vuol dire che Cheick viaggia alla media di 1 gol ogni 41’. “Un colpo del presidente”, così nei giorni scorsi Roberto De Zerbi aveva battezzato l’operazione Diabaté, per la quale vanno dunque fatti tutti i complimenti del mondo a Vigorito. Non eccessivamente elegante nei movimenti, perché non è facile spostare i suoi 88 kg disseminati in 194 cm di altezza, ma tremendamente efficace. Un calciatore che ha spiazzato anche gli amanti del Fantacalcio, dal momento che in pochissimi hanno scommesso su di lui all’asta di riparazione. Chi lo ha fatto, magari investendo un singolo credito, si è ritrovato in casa una sorta di craque inaspettato, capace di alimentare qualsiasi velleità in classifica nel rush finale con una fantamedia da 11,2! Una storia durissima alle spalle, caratterizzata da tanti lutti in famiglia (a partire dai genitori). Ma anche numeri importanti in Ligue 1, il campionato che lo aveva visto protagonista soprattutto con la maglia del Bordeaux (66 gol e 16 assist in 152 presenze), indossata fino al 2016. Il suo futuro? Il Benevento si è astutamente riservato il diritto di riscatto, il diretto interessato nelle scorse ha manifestato in questi termini la sua volontà: “L‘anno prossimo vorrei continuare a giocare in Italia, ma non so dove. E soprattutto per me in questo momento la cosa più importante è il Benevento, ai tifosi dico di vederci a vedere ancora perché io non ho finito di segnare”. La scintilla con il Bel Paese è scoccata subito, i tifosi si stanno abituando a vederlo danzare, il nostro massimo campionato ha scoperto un nuovo protagonista.

 

Foto: Facebook Benevento