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Mazzarri: ” Sono arrabbiato, parlerò alla squadra”

23.09.2012 | 17:45

 

Intervistato al termine di Catania-Napoli, il tecnico partenopeo Walter Mazzarri ha commentato il pari esterno contro la formazione etnea. Queste le parole riportate da Tuttonapoli.net: “Complimenti al Catania, ha disputato una grande gara rischiando anche di vincere. Nel finale abbiamo rischiato di perdere – ha spiegato a Sky Sport -, ci siamo disuniti e la prestazione non mi è piaciuta. I miei calciatori erano freschi, l’unico alibi è caratterizzato dal caldo. Domani farò un bel discorso alla squadra, col Catania in dieci si poteva vincere. Scudetto? Non ho mai parlato di questo, ho sempre parlato di crescita dei ragazzi. Contro l’Aik ho cambiato 11 calciatori e l’impronta tattica è stata la stessa, oggi abbiamo fatto confusione. Oggi sembravamo fuori condizione, non è giustificabile perché i ragazzi hanno lavorato e riposato giovedì in Europa. Forse l’espulsione ci ha fatto pensare di poter vincere agevolmente”.

Cosa è mancato al Napoli? “Il Catania ci ha concesso qualche spazio, la velocità è la nostra arma migliore ma abbiamo sbagliato anche gli inserimenti. Spero sia solo una giornata storta, non abbiamo avuto sprint in tutti i reparti. C’è da accettare comunque un risultato positivo, tutte le squadre al Massimino faranno fatica”.

Napoli non in grado di impostare il gioco? “Ultimamente ci affrontano tutti da grande squadra, gli avversari si chiudono per poi ripartire. Quando siamo precisi e stiamo bene si riesce a trovare gli spazi, anche col Parma lo abbiamo fatto. Dovevamo fare di più sulle fasce”.

Insigne non inserito dall’inizio per una questione di gerarchie? “Per me conta solo il campo. Pandev ha fatto il fenomeno fino a domenica, Vargas ha giocato al posto di Cavani in Europa. Il cileno ha giocato tantissimo, si è sbloccato ma devo capire che ruolo può avere in Italia. Cavani? Deve continuare ad avere fiducia, da due anni è un top player. Al suo posto non può entrare un ragazzino che l’anno scorso era in Serie B, bisogna avere equilibrio nei giudizi e nelle valutazioni”.