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MAU…VIZIO ICARDI

03.08.2016 | 14:08

Maurito Icardi non va bene. Dovremmo andare all’ufficio anagrafe e cambiare. Mau…vizio non Mauro e Maurito. Perché un po’ viziato lo è, caricato a pallettoni dalla sua moglie-agente-manager-donna immagine che risponde al nome di Wanda Nara. Un po’ troppo viziato perché nessuno gli chiede di andare in campo semplicemente forzando una situazione. Non deve fare una cortesia a qualcuno, ha un contratto regolarmente depositato, un ingaggio che ogni mese gli bonificano, un aumento che gli avevano dato in tempi non sospetti. Pretende più soldi perché De Laurentiis gli ha promesso un film, dieci milioni all’anno e chissà cos’altro? Bene, al limite ne riparleremo. Ma intanto Icardi vada in campo, giochi le amichevoli, non faccia troppe storie. L’ultima è stata patetica.

Prima di Bayern-Inter ci fanno credere che Mau…vizio salterebbe il terzo test amichevole consecutivo per un problema alla spalla. Bene, ma guarda un po’ che coincidenza: salta la terza in presenza di rumors pesantissimi di mercato. Chi gli crede? Perché glielo permettono? Nessuno ci aveva creduto, sarebbe stato come dire che oggi, tre agosto, a Salerno nevica e la gente dorme con le coperte fino al naso. Ma quale barzelletta vuoi raccontare, pensi che siano tutti scemi e che la gente non si sia fatta un’idea precisa?

Semplicemente sembra una storia tratta dal paese dei balocchi. Ma siccome bisogna stravincere e non vincere, cosa si sono inventati per Icardi? Una comparsata da 20 minuti, condita da un inutile gol allo scadere, un bel modo per cercare di rimediare a una figuraccia consumata sul campo. Ma dai..
Ora se tutti avessimo gli anelli al naso, accetteremmo qualsiasi tipo di scelta senza fiatare. Ma siccome esiste ancora, per fortuna, una minima libertà di scrittura e di pensiero, vorremmo chiedere la differenza tra un problema alla spalla e venti minuti di partita? Se stai male vai in tribuna, se stai bene puoi giocarla tutta. Rispettiamo molto Icardi, ma dovrebbe avere anche il coraggio di esporsi senza mandare in avanscoperta la moglie. Non ha mai parlato, a precise domande ha fatto finta di nulla come se cascasse dal pero o vivesse in un altro mondo. Deve dire se vuole andare via, oppure se è soltanto un problema di soldi e di aumento. Ma si esponesse, parlasse, non cercasse di nascondersi dietro la signora che cerca di tutelare i suoi interessi per gonfiare il conto in banca. E lui, quando gli chiedono qualcosa, risponde con i sorrisini di chi vorrebbe prendere in giro il prossimo. Maurito o Mauvizio, puoi anche pensarla diversamente ma non ci stai facendo una bella figura. Nelle ultime ore Mauro e gentile signora si sono almeno esposti sui social, timidi ma significativi messaggi di una retromarcia in corso. Vedremo se sono stati sinceri.

Ancora non sappiamo con certezza assoluta come finirà, se l’Inter resisterà – come ha sempre detto di voler fare – alla proposta oltremodo faraonica del Napoli. Sappiamo soltanto che i contratti non hanno più senso o valore, ma questo era fin troppo chiaro da tempo. La cosa che ci sfugge, anzi che non ci sfugge ma che ci fa restare basiti è questa presunta innocenza di chi vuol prendere in giro il prossimo. E la contemporanea, inammissibile, complicità di una società che dovrebbe essere molto più ferma. E non farsi coinvolgere dai mal di pancia di tizio o caio.

Ogni estate ci sarà un Mau…vizio. Ma quando si superano i limiti serve una sola cosa: pugno durissimo.