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MATUZALEM, UN VETERANO CON LA VOGLIA DI UN RAGAZZINO

19.09.2015 | 15:14

E’ meglio acquistare un giocatore calcisticamente anziano ma con grande esperienza, o un giovane di belle speranze con tanta voglia di giocare e di correre per 90 minuti? Chi non ha avuto di questi dilemmi da risolvere è stato certamente il Verona, quando dalla lista degli svincolati ha deciso di pescare il centrocampista Francelino Matuzalem. L’esperto calciatore brasiliano nella passata stagione al Bologna in serie B, ha infatti dimostrato di possedere le qualità di entrambe le categorie. Dal 2006 non superava le 22 presenze in campionato, mentre la passata stagione alla veneranda età di 34 anni ha raggiunto il suo record personale in carriera entrando in campo per ben 39 volte, tra partite di campionato e playoff, dimostrando tutta la sua qualità ed esperienza, ma anche tutta la sua grinta e la sua voglia di continuare a giocare a calcio. Ingaggiato dal club rossoblù nell’estate 2014, Matuzalem si era immediatamente posto l’obiettivo di tornare, assieme alla sua nuova società, nella massima serie del campionato italiano. Missione compiuta a giugno, dopo una stagione lunga ed estenuante, ai playoff. Nonostante un problema muscolare che lo ha colpito prima della finale con il Pescara, Matuzalem ha comunque voluto scendere in campo, riuscendo a trascinare i suoi compagni verso una serie A, che sembrava poter sfuggire di mano proprio all’ultimo momento. Al fischio finale dell’arbitro Fabbri di Ravenna, è scoppiato in un pianto liberatorio dopo tutte le emozioni e le tensioni che aveva vissuto. Non aveva mai pianto in vita sua per una partita di calcio, neanche quando aveva vinto la Coppa Italia, la Supercoppa o il campionato in Ucraina. Nella sua carriera infatti ha sollevato diversi trofei, ma probabilmente non è mai riuscito a dimostrare pienamente tutto il suo grandissimo valore. “L’ho amato come giocatore-ha raccontato il suo ex allenatore Mircea Lucescu. Lo mettevo dappertutto e avrebbe potuto giocare titolare fisso nel Brasile”. Con la nazionale brasiliana, ebbe un ottimo impatto, conquistando nel 1997 il titolo di Campione del Mondo under 17, insieme all’amico Ronaldinho, ma poi non venne mai convocato dalla nazionale maggiore. Anche l’esordio da professionista risale al 1997 con il Vitoria Bahia. Dopo due stagioni in Brasile ed una breve esperienza al Bellinzona viene acquistato dal Parma, che lo gira in comproprietà al Napoli in serie B. Conquistata subito la promozione, e dopo essere riscattato dal club ducale, inizia il suo lungo peregrinaggio tra diversi club. Prima il Piacenza, dove conquista la salvezza, poi due stagioni nel Brescia assieme a Baggio, l’esperienza in Ucraina alla Shakhtar Donetsk, in Spagna al Saragozza, e finalmente nel 2008 il ritorno in Italia, questa volta con la maglia della Lazio. A Roma si ferma fino al 2013, per poi passare una stagione al Genoa e una al Bologna. Dopo la promozione conquistata in terra emiliana sperava di poter arrestare il suo girovagare, ma in estate non aveva trovato l’accordo per il rinnovo di contratto con Pantaleo Corvino, ed era così rimasto svincolato fino a quando Riccardo Bigon ha scelto di tesserarlo per il Verona. Matuzalem è un centrocampista completo, dotato sia di una grande grinta e carica agonistica, sia di un ottimo piede che gli permette di svolgere il ruolo di regista in maniera ottimale. Francelino è anche un ottimo tiratore e le sue punizioni sono sempre pericolose per i portieri avversari. Dopo Luca Toni i gialloblù scommettono dunque su un altro veterano con la voglia di un ragazzino.

Foto: Verona on Twitter