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MATHEUS FERNANDES, SOSTANZA E QUALITÀ PER IL BARCELLONA DEL FUTURO

11.02.2020 | 14:00

Nell’ultimo giorno di mercato il Barcellona ha piazzato un colpo di prospettiva. Il club catalano si è assicurato le prestazioni di Matheus Fernandes: prelevato dal Palmeiras, il centrocampista brasiliano classe 1998 ha firmato un contratto quinquennale ma si aggregherà ai blaugrana solo a luglio poiché è stato girato in prestito al Valladolid fino al termine della stagione. Operazione da circa 11 milioni complessivi (7 di parte fissa e 4 di bonus), un investimento fortemente voluto dalla dirigenza del Barcellona che considera Matheus Fernandes il futuro erede di Busquets.

Cresciuto nelle giovanili del Botafogo, Matheus Fernandes esordisce con la prima squadra nel 2017 nel campionato Carioca giocando 7 partite. Impressiona i tecnici che lo mantengono in prima squadra anche nella Serie A brasiliana dove ha collezionato 63 presenze con un gol e due assist. Le sue prestazioni non passano inosservate e nel dicembre 2018 arriva la chiamata del Palmeiras con il quale firma un contratto quinquennale. Con il Verdão colleziona 11 presenze nel massimo campionato brasiliano, trovando anche una rete nella sfida contro il Flamengo dello scorso 1° dicembre. Ora, per lui, c’è la prima avventura nel Vecchio Continente: il Valladolid di Ronaldo fino a luglio, poi – a partire dalla prossima stagione – il Barcellona che ha deciso di puntarci per il futuro.

Protagonista in entrambe le fasi di gioco, con un passato da centrocampista offensivo e uomo-assist, Matheus Fernandes ama gli inserimenti ma si segnala soprattutto per l’abilità in fase di non possesso. In una recente intervista rilasciata ai media brasiliani, il classe ’98 ha raccontato di essersi allenato per anni a dribblare mattoni nel giardino di casa. Tanti tocchi di palla, spesso improvvisi, cambi di direzione ed inserimenti lo hanno reso un calciatore imprevedibile. Dotato di una buona struttura fisica e rapidità, Matheus Fernandes ha il pregio di saper abbinare le proprie caratteristiche atletiche e mentali alle varie situazioni di gioco. Oggi lavora molto sul togliere fin da subito respiro all’avversario, senza per forza ricorrere al pressing asfissiante: posizionamento e leve lunghe che gli consentono di giocare d’anticipo sulle palle sporche e di accorciare le distanze in tempi brevi. Una pedina preziosa in mezzo al campo per qualsiasi allenatore, in grado di abbinare alla perfezione sostanza e qualità. Caratteristiche che non sono sfuggite agli occhi degli osservatori del Barcellona, che prontamente lo ha blindato in ottica futura, anticipando una folta concorrenza.

 

Foto: sito ufficiale Barcellona