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Marquinhos il nuovo che avanza

15.08.2012 | 10:53

E’ tutto fatto fra la Roma e il Corinthians per il passaggio in giallorosso del giovane difensore centrale Marcos Aoas Correa in arte Marquinhos. Zeman e Sabatini erano alla ricerca di un forte marcatore da lanciare fin da subito in prima squadra al fianco di Burdisso e dell’altro neo-arrivato Castan, e Marquinhos sembra aver convinto appieno lo staff tecnico della Roma.

Nato a San Paolo il 14 Maggio del 1994, nasce e cresce calcisticamente nel club paulista del Corinthians, che crede fortemente nella crescita di uno dei migliori difensori dei campionati giovanili brasiliani.

E’ molto versatile sa giocare sia con il destro, piede naturale, che con il sinistro motivo per cui non si trova in difficoltà né da centrale di destra né da centrale di sinistra. E’ stato provato anche da mediano davanti alla difesa poiché il suo eccellente tempismo lo rende una diga difficilmente superabile.

Nel club ha esordito nel corso di questa stagione in cui ha collezionato 5 presenze, tuttavia è nel Mondiale under 17 del 2011 che Marquinhos si mette in luce attirando l’attenzione di numerosi osservatori ed esperti di mercato. Nonostante il Brasile sia la difesa più battuta del campionato mondiale, Marquinhos si mette in mostra come uno dei migliori elementi difensivi del torneo. La fascia di capitano testimonia le sue grandi capacità di leadership affiancata ad una personalità marcata ma legata ai valori della famiglia.

Alto poco più di 180 cm è molto abile nel gioco aereo, ma è altrettanto rapido nello stretto così da riuscire a marcare indifferentemente attaccanti di stazza e punte agili e brevilinee. Non disdegna la cavalcata palla al piede partendo dalla propria metà campo, qualità che, in Italia tutti i tecnici potrebbero non apprezzare al di fuori di Zeman, che vede in lui un ottimo elemento per poter iniziare l’azione dalle retrovie.

L’ennesimo colpo grosso in Sudamerica di Sabatini potrebbe rivelarsi uno dei migliori prospetti del calcio italiano. La Roma dopo Aldair non ha avuto molta fortuna con i centrali difensivi brasiliani. Che sia la volta buona?