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Marotta: “Juve-Inter di lunedì a porte aperte? Proposta impraticabile e provocatoria. Il 9 marzo si può fare”

02.03.2020 | 11:08

Marotta Giuseppe Inter sito ufficiale

L’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, è tornato a parlare del rinvio del derby d’Italia anche ai microfoni dell’ANSA e Radio Rai: “Juve-Inter di lunedì a porte aperte? Una proposta impraticabile e quasi provocatoria. Il pubblico ammesso sarebbe stato solo quello juventino e giocare lunedì (oggi, ndr) sarebbe andato contro la logica della tutela della salute pubblica, presupponendo, di fatto, la scomparsa dell’allarme Coronavirus nel giro di sole 24 ore. Abbiamo ricevuto un’ipotesi informale ed aleatoria da parte dell’amministratore delegato della Lega Calcio Serie A Luigi De Siervo, nella serata di venerdì, che non abbiamo voluto neanche tenere in considerazione, nel rispetto dell’Inter, di milioni di nostri sostenitori e di tutti gli appassionati di calcio in generale. Se al lunedì la Lega chiede al Governo di utilizzare lo strumento delle porte chiuse, al giovedì si fa un calendario con le partite sottoposte a questo provvedimento, non si capisce perché il sabato si fa un passo indietro: in questo momento la regolarità del campionato non viene rispettata. Non scendiamo in campo da due settimane, lo stesso discorso vale per il Sassuolo. Inter-Juve il 9 marzo? Ne parleremo, è un’ipotesi che andrebbe incontro agli interessi di entrambe le società. A differenza di quanto accadeva sabato, dopo il rinvio della partita, quando si era deciso di fissare il recupero per il 13 maggio. In questo modo, però, si recupererebbe prima Juve-Inter di Inter-Samp, e a tal proposito dobbiamo sottolineare come – se l’Inter passasse tutti i turni di Coppa – tempo a disposizione per recuperare quest’ultima non lo avremo mai. È una situazione difficile, quello che sto cercando di fare è sempre nell’interesse della mia società. Il problema di fondo è che tutte queste decisioni sono prese dall’alto, senza tenere conto di una serie di fattori che nel mondo del calcio sono fondamentali: giocare ogni 3 giorni a maggio è una follia, il rischio infortuni sarà troppo alto. Per non parlare degli allenatori: Liverani, Gattuso è Gasperini hanno ragione, chi gestisce una squadra non può aspettare fino al sabato per capire se la propria squadra scenderà in campo oppure no. Bisogna necessariamente trovare una soluzione, ma sono fiducioso che, collaborando per il bene del campionato, la si possa trovare tutti insieme”.