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MARK NOBLE E IL RIGORE DELLA SCIAGURA

20.09.2021 | 15:04

Il calcio è fatto di episodi, particolari così sottili che possono determinare la vittoria, la sconfitta o un pareggio di una squadra. E’ il caso di West Ham-Manchester United, gara giocata ieri pomeriggio e valida per la quinta giornata di Premier League, dove a decretare la vittoria degli ospiti è stato un errore dagli undici metri di una leggenda del West Ham.

I padroni di casa, in svantaggio per 2-1, hanno l’opportunità di raggiungere i Red Devils nei minuti finali grazie ad un calcio di rigore. David Moyes si guarda dietro e decide di mandare in campo il simbolo degli Hammers, ovvero Mark Noble. Senza riscaldamento, senza un minuto di gioco, il capitano di sempre entra ed è chiamato al compito più grande: calciare il penalty che può valere il definitivo 2-2. Ma il destino è crudele, Mark quel rigore lo sbaglia e la sua squadra perde la partita. Da sottolineare anche il magistrale intervento di De Gea che è molto bravo ad intuire l’angolo di tiro e a negare la gioia al 34enne che sicuramente ricorderà per tutta la vita questa partita. Una tristezza infinita per tutti: dai tifosi ai giocatori fino all’allenatore.

Noble non sbagliava un rigore dal dicembre 2016, in questi anni ha sempre segnato dal dischetto. Moyes, evidentemente, si è affidato ai numeri e alla statistica visto che Mark aveva realizzato gli ultimi dieci tiri dal dischetto. In carriera aveva fallito solo 5 rigori su 38 realizzati. La troppa pressione e il fatto che sia entrato a freddo ha determinato il destino di quel tiro.

Possiamo dire che quella di far calciare rigori a giocatori subentrati dalla panchina sia diventata un’abitudine tutta anglosassone: l’ultimo precedente – che noi italiani ricordiamo con piacere – è all’Europeo con Rashford e Saka entrati solo tirare e che poi hanno fallito entrambi regalando all‘Italia il titolo di campione d’Europa.

Quella di Moyes è stata una leggerezza, caricando di responsabilità un giocatore e credendo che l’esperienza di Noble potesse fare la differenza. La sfortuna, ma anche la bravura di De Gea, si è messa di mezzo per la gioia del Manchester United.

Citando De Gregori potremmo dire a Mark Noble, per incoraggiarlo, ricordati non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio… e tu quello l’hai avuto, e non poco.

 

di Francesco Saverio Petito

Foto: Twitter Premier League