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MARIN, A SIVIGLIA PER IL RISCATTO

29.06.2013 | 11:13

Per il protagonista odierno della nostra rubrica questa é la prima mattinata da giocatore del Siviglia. Nel pomeriggio di ieri, infatti, il club andaluso ha annunciato di aver raggiunto l’accordo con il Chelsea per il trasferimento in prestito di Marko Marin, che sbarca in Andalusia animato da una gran voglia di riscatto dopo una stagione vissuta ai margini del progetto londinese. 
Quando Marko viene alla luce, il 13 marzo del 1989, la Jugoslavia é ancora un unicum, almeno formalmente, ma dopo le prime avvisaglie belliche la famiglia Marin decide di lasciare Bosanska Gradiska, oggi facente parte della Bosnia Erzegovina, per trasferirsi in Germania. In terra alemanna, dopo i primissimi calci con il SG 01 Hoechst, già all’età di 7 anni entra a far parte della famiglia dell’Eintracht Francoforte. Nel corso delle nove stagioni trascorse nelle giovanili del glorioso club rossonero, Marin si forma come calciatore, ultimando poi il percorso al Borussia Moenchengladbach, dove approda nel 2005-06. La stagione successiva colleziona le prime presenze con la formazione B in Regionalliga, chiudendo con 3 reti all’attivo in 16 partite.

Nel 2007-08 il tecnico Luhukay lo aggrega alla prima squadra e il centrocampista rispetta appieno le aspettative, confermando anche tra i grandi quanto di buono aveva fatto vedere con la formazione accademica. Grazie ad una struttura fisica agile e guizzante, nella trequarti avversaria risulta spesso imprendibile, svariando costantemente su tutto il fronte dell’attacco senza offrire punti di riferimento a mediani e difensori avversari, beffati costantemente da dribbling secchi, qualche gol pesante e sfilze di assist, che gli valgono anche le prime convocazioni in Nazionale maggiore, degno coronamento di una trafila che lo ha visto protagonista con la maglia di tutte le selezioni juniores tedesche, dall’Under 16 all’Under 21. Nel biennio al Gladbach scende complessivamente in campo 68 volte e in 12 occasioni assapora la gioia del gol. Finisce nel mirino del Werder Brema, che nel giugno del 2009 lo acquista per circa 8,5 milioni di euro. Agli ordini di Schaaf si consacra definitivamente, rivelandosi imprescindibile anche per la manovra offensiva dei biancoverdi. Grazie alle 49 presenze stagionali, impreziosite da 7 reti, stacca il pass per i Mondiali sudafricani 2010, che la Germania di Low conclude al terzo posto. Disputa altre due buone annate all’ombra del Weserstadion prima di spiccare il volo verso Stamford Bridge.

In notevole anticipo rispetto al consueto timing degli annunci, il Chelsea comunica il suo acquisto già il 28 aprile 2012 a fronte del versamento di 10 milioni di euro nelle casse del Werder. Ma  il fantasista tedesco, chiuso dai grossi calibri Hazard, Oscar e Mata, non riesce mai a ritagliarsi il suo spazio. L’esordio in Premier League arriva soltanto a fine novembre contro il Fulham e a fine anno il bottino si rivela decisamente magro: sei comparsate in campionato -quasi tutte subentrando dalla panchina- e una rete, realizzata al Wigan il 9 febbraio 2013. Adesso, grazie al cambio di casacca tanto agognato, per Marko Marin scocca l’ora del riscatto. Il calcio spagnolo dovrebbe rivelarsi più congeniale alle sue caratteristiche da funambolo, almeno è quel che si augurano i tifosi del Sánchez Pizjuán e il tecnico Unai Emery, che su di lui scommette ad occhi chiusi.